'Salvare il Centro di recupero animali selvatici di Pescara'

Dal 1982 in Abruzzo opera il Centro di recupero per animali selvatici (Cras) di Pescara, gestito dai carabinieri forestali e riconosciuto ai sensi di una Legge regionale che non ne indica le modalità di gestione ma solo la possibilità di ottenere un contributo annuale da parte della Regione Abruzzo.

E' una struttura attrezzata ed autorizzata che ha la funzione di detenere, curare e riabilitare gli animali appartenenti alla fauna selvatica, allo scopo di liberarli qualora ne sussistano le condizioni o di detenerli in via permanente nel caso essi risultino irrecuperabili.

Il problema venne alla luce quando la Stazione Ornitologica Abruzzese onlus (Soa), il 25 febbraio 2023, organizzò un incontro con la partecipazione di esperti dei forestali, Asl Lanciano-Chieti-Vasto, Università Chieti Pescara, Lipu Roma, Direzione generale del ministero per la protezione della natura e del mare e il Centro Studi Cetacei Pescara durante il quale vennero affrontati argomenti sia tecnici che normativi relativi ai Cras e si evidenziò una notevole confusione rispetto alla normativa vigente, con elementi di contraddizioni e sovrapposizione dei ruoli che di fatto ostacolano qualsiasi iniziativa ed in particolare l’enorme potenzialità del ruolo delle associazioni di volontariato sempre disposte a collaborare ma di fatto impossibilitate a farlo.

Il Cras di Pescara solo nel 2022 ha accolto 536 uccelli, con un tasso di recupero maggiore del 40%, appartenenti a molte specie tra le quali decine di civette, gheppi, poiane, allocchi ma anche specie più rare come l’aquila reale, il gufo reale, il grifone, il falco pellegrino, lupi e caprioli. In questi giorni si è appreso che il Centro non potrà più accogliere animali feriti per mancanza di finanziamenti da parte della Regione Abruzzo. Per mancanza di fondi e personale non potrà quindi continuare la sua attività condannando di fatto gli animali ospitati nei centri a sofferenze, trasferimenti e in alcuni casi anche ad eventuali abbattimenti.

In seguito all'ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Pescara, firmato dai consiglieri Paolo Sola (M5S) e Simona Barba (AVS Radici in Comune) che chiedevano un intervento della Regione Abruzzo finalizzato a scongiurare la chiusura del centro, il Movimento 5 Stelle ha dato seguito alla richiesta con la proposta di un emendamento presentato in Consiglio regionale.

“La sensibilità e le attenzioni del Movimento 5 Stelle verso la tutela dell’ambiente e del mondo animale sono note a tutti – dichiarano il capogruppo dei pentastellati in Regione, Francesco Taglieri, e la consigliera regionale Erika Alessandrini - così come la ferma e irremovibile opposizione alle scellerate attività politiche di questo centrodestra, che non ci pensa due volte a sacrificare la regione verde d’Europa in favore di un tornaconto elettorale. E' inaccettabile che si investa sulle scuole di ballo brasiliano e sulle feste della birra artigianale a discapito della tutela di animali che rappresentano un patrimonio insostituibile per la nostra terra. Sostenere il Cras significa dimostrare concretamente il nostro impegno per l’ambiente e per il futuro del nostro Abruzzo. Già nella Legge di stabilità del 2024 – concludono Taglieri e Alessandrini - era stata denunciata questa criticità ma la Giunta Marsilio ha preferito elargire 115 mila euro alle associazioni venatorie, rendendo così lampante le proprie priorità. Ma non ne siamo sopresi perché la Giunta Marsilio è quella che ha provato a tagliare i confini del Parco Sirente Velino, ha tentato la riperimetrazione della riserva del Borsacchio ed ha provato a dare il via a una rinnovata stagione di caccia al cervo, testimoniando più volte il suo totale disinteresse verso la difesa dell’ambiente e di quelle bellezze naturali e paesaggistiche che contraddistinguono i nostri territori”.

Anche la Soa ora torna sull’argomento con un’articolata proposta di Legge Regionale per la regolamentazione, oggi assente, intitolata “Norme in materia di soccorso, detenzione temporanea e liberazione della fauna selvatica in difficoltà”, predisposto con la collaborazione di Stefano Civitarese, docente dell’Università di Chieti-Pescara. La proposta di Legge è stata inviata al presidente Marsilio e a tutti i consiglieri regionali esortandoli ad intervenire al più presto con la speranza che si restituiscano solide basi per poter tornare a definirci con orgoglio regione verde d’Europa. 29 nov. 2024

MARIANO PELLICCIARO

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