Ortona. 'Undici ettari riservati al cemento: quel Prg nuoce gravemente alla Costa dei Trabocchi'
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"Evitare lo scempio. Scongiurare che la splendida Costa dei Trabocchi si riempia di cemento".

In bici e a piedi lungo la pista ciclopedonale Via Verde per protestare contro il nuovo Piano regolatore del Comune di Ortona (Ch) "che andrebbe a nuocere gravemente al litorale". Da Ortona a San Vito le associazioni che aderiscono alla rete TuViVa, l'altro ieri, hanno organizzato una passeggiata informativa per contestare il Prg proposto dal Comune e già ampiamente criticato dagli ecologisti. L’amministrazione civica afferma di aver ridimensionato il Piano, limitando il consumo di suolo, ma undici ettari, sulla costa, come è stato spiegato, restano edificabili.

Sarà infatti possibile costruire abitazioni, villette e palazzine all'ingresso delle riserve naturali dell'Acquabella, dove è stato recentemente approvato anche un progetto per la ristrutturazione di un trabocco con una passerella di 120 metri, e dei Ripari di Giobbe nonché realizzare infrastrutture, quali grandi alberghi, tra lido Riccio e il Foro. "Dopo gli incendi che hanno devastato questi luoghi, sarebbe il colpo finale".

"Undici ettari di terreno cementato, escludendo tutte le infrastrutture – rimarca Pierluigi Vinciguerra, presidente della sezione frentana di Italia Nostra – che andrebbero a sostituire aree agricole di pregio paesaggistico con ulivi centenari che fanno da contorno alle riserve naturali regionali. Se poi si includono le strade, i servizi i sottoservizi è facile intuire che diventerà la nostra suggestiva fascia costiera". Nuove strutture ricettive, come ad esempio gli hotel, potranno essere realizzate nell’area del Lido Riccio, attrezzature permanenti a servizio del turismo, come discoteche, in contrada Postilli Foro. Nel Prg è previsto anche di poter costruire in zone ad alto rischio idrogeologico.

 
Le associazioni del coordinamento Tu ViVa hanno presentato le osservazioni al Piano regolatore "per tentare di fermare quello che sarà sicuramente un irreparabile sfacelo di uno dei luoghi più belli dell'Adriatico", invitano anche i cittadini a mobilitarsi in questo senso e e "chiedono di bocciare questa proposta pianificatoria che rappresenta un attacco al territorio degno degli anni '70 del secolo scorso".

Vito Sbrocchi

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