"La società Aura Energia arl ha depositato in Regione un progetto per realizzare ad Ortona (Ch), in via Caldari, un rilevante impianto per la produzione di biometano da immettere in rete e compost a partire da 127.000 tonnellate di rifiuti (frazione organica della raccolta differenziata urbana, vinacce e scarti della gestione del verde) raccolti in un raggio di 50 km dal sito di localizzazione dell'intervento". E' quanto rileva, in una nota, il Forum Acqua Abruzzo, che prosegue: "La trasformazione del materiale in ingresso, per la produzione di metano e compost, avverrebbe attraverso la digestione anaerobica e successiva stabilizzazione aerobica".
"Ad una primissima lettura delle carte, - si fa presente - l'impianto appare tecnologicamente avanzato ed è localizzato in un'area con destinazione urbanistica "industriale". Inoltre comporterebbe, secondo le dichiarazioni dell'azienda, un risparmio di 4.600 tonnellate di petrolio equivalente all'anno. Nondimeno, data la sua consistenza, è evidente la necessità di un attento esame dei potenziali impatti sul territorio. Ad esempio, l'area che sarebbe impegnata - viene aggiunto - è di oltre 8 ettari di suolo che pur avendo destinazione di carattere industriale attualmente è occupata da vigneti e altre coltivazioni".
Meritevoli di attenzione, poi, secondo l'associazione, alcuni dati contenuti nella documentazione depositata sulla qualità dell'aria, monitorata per un mese, febbraio 2019. "Nonostante la limitatezza della durata del monitoraggio, - dice il Forum - emerge un quadro con numerosi giorni di picco considerando la media giornaliera per il benzene (con una media per il periodo piuttosto elevata di 3 microgrammi/mc rispetto a tutti gli altri centri abruzzesi, seppur sotto i limiti di legge di 5; Pescara, per dire, ha una media annua sotto a 1 microgrammo/mc) e polveri ultrasottili (PM2,5), con numerosi giorni di picco e una media per il periodo che in questo caso si avvicina pericolosamente alla soglia di legge (23 microgrammi/mc contro la soglia di 25). I grafici allegati al progetto rappresentano una situazione certamente non rosea anche se legata ad un solo mese - invernale - di campionamento".
"Poiché l'impianto comporterà un aggravamento della situazione, sia per il traffico che per le emissioni delle caldaie e del cogeneratore (da oltre 1 Mw), ivi compreso il particolato secondario, finora non valutato, che si formerebbe a partire dalle emissioni di ossidi di azoto, questo aspetto merita un approfondimento, anche per capire le cause di valori già attualmente elevati".
Ci potrebbero anche essere problemi a livello di odori. "Tenendo conto della vicinanza di diverse frazioni (a soli 300 metri la prima, Villa Iurisci), anche questo aspetto merita un approfondimento. In merito alle questioni poste, - conclude il Forum - crediamo fin da ora auspicabile che l'intervento sia mandato a Valutazione di impatto ambientale per un'attenta analisi di impatti e benefici ambientali, anche per la piena consapevolezza dei cittadini delle zone interessate dall'intervento". Possono essere presentate osservazioni entro il 7 giugno.
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