Ortona. Wwf contro la potatura dissennata degli alberi

Le potature e gli abbattimenti di alberi nelle ultime settimane ad Ortona (Ch), al centro di un intervento del Wwf Zona Frentana e Costa Teatina. In una nota del presidente dell’associazione, Ines Palena, viene sottolineato come le “capitozzature in via Caraceni e in piazza Porta Caldari, in via Rapino e in via Primavera avvengono in modo del tutto selvaggio. Non sono risparmiate neppure le aree meno centrali: via Marina e contrada Gagliarda Alta hanno subito la stessa sorte. Tutti interventi grossolani, posticci, con taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. E' noto come interventi di questo tipo rendano gli alberi più fragili e malati e dunque, paradossalmente, aumentino il rischio di crolli".

L’intervento del Wwf, tra l’altro, trova giustificazione anche dalle diverse segnalazioni a riguardo giunte all’associazione da parte di cittadini.   

“Le potature sono state probabilmente effettuate, per conto del Comune, da personale senza alcuna competenza e formazione – sottolinea Palena -. In questi giorni, inoltre, 14 esemplari dei bellissimi pini di Via Giro degli Uliveti sono stati abbattuti perché, così dice la determina dirigenziale del Settore Lavori Pubblici, le radici hanno danneggiato sia il manto stradale che il marciapiede. L’amministrazione di Ortona ha valutato soluzioni che potevano essere alternative al taglio degli alberi? In altri Comuni si stanno applicando, sempre più spesso, tecnologie di rifacimento del manto stradale che favoriscono un’adeguata crescita di piante e che evitano l’abbattimento degli alberi, così come accaduto per la riqualificazione di via Pepe a Pescara. Ortona è l’unica città con più di 20.000 abitanti a non avere un Regolamento per la gestione del Verde pubblico e privato. Nel frattempo – conclude la presidente - chiediamo di interrompere le azioni di depauperamento e di dissesto del verde pubblico e di avvalersi, per i futuri interventi di manutenzione e potatura, esclusivamente di personale qualificato, così come previsto dal decreto del ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020". 03 feb. 2023

FILIPPO MARFISI

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