No alla cementificazione nel parco Sirente-Velino: la denuncia della Stazione ornitologica

"Non c'è pace per il Parco regionale del Sirente-Velino. I costruttori che vogliono realizzare ben 13 edifici in località Prato della Madonna a Rocca di Mezzo (Aq) tornano alla carica per ottenere nuove autorizzazioni per la lottizzazione, nonostante due sonore bocciature rimediate al Consiglio di Stato". La denuncia arriva dalla Stazione ornitologica abruzzese (Soa). "Il 3 dicembre scorso - dice in una nota - la società Biocasa di San Severo (Fg) ha depositato al Comitato Via della Regione Abruzzo un'istanza, che verrà discussa il prossimo 16 dicembre, per ottenere un nuovo parere favorevole sulla procedura di Valutazione di incidenza ambientale (normata dal Dpr 357/1997) che attiene ai siti di interesse comunitario per flora e fauna. Solo che per farlo richiamano una norma introdotta con il famigerato Decreto Semplificazioni del 2020 che però riguarda la diversa procedura di Valutazione di impatto ambientale (normata invece dal Decreto legislativo152/2006)".
La Stazione ornitologica, "nonostante i tempi ristretti, stamattina ha mandato una nota alla Regione facendo notare che il riferimento normativo è del tutto errato chiedendo di respingere quindi l'istanza". "Il Consiglio di Stato, - rimarca l'associazione - dopo la vittoria al Tribunale amministrativo regionale di Lipu - Lega Italiana Protezione Uccelli, Italia Nostra Onlus e Mountain Wilderness Italia che avevano fatto ricorso con il supporto della Soa contro il parere favorevole del 2014 della Regione, ha rigettato per ben due volte i ricorsi della Biocasa srl (sentenze numero 8424 del 20 dicembre 2020 e numero 6634 del 3 ottobre 2019). Ora i costruttori pretendono il via libera su ben 13 edifici "sacrificandone" uno sul bordo per lasciare qualche centinaio di metri quadrati ad una specie rarissima e tutelata a livello comunitario presente nell'area, la Klasea lycopifolia. Praticamente in un'area protetta alle specie rare si lascerebbero gli "strapuntini" ai bordi del nuovo cemento! Ovviamente - è la conclusione - riteniamo che la Regione debba dire chiaramente che in un parco (e non solo lì) bisogna finirla con il cemento imponendo il consumo di suolo zero. Tra l'altro i paesi dell'area sono stracolmi di villette e altri edifici vuoti degli anni '70 e sarebbe folle sacrificare aree di enorme valore naturalistico". sulla questione interviene anche rifondazione comunista, con il segretario nazionale Maurizio Acerbo, che dice: "In quella che doveva essere la regione verde dei parchi continua l'assalto del cemento. Dopo la vergognosa riperimetrazione del Parco Sirente-Velino, ora tornano alla carica i cementificatori anche all'interno delle zone protette. Occorre bloccarli". 14 dicembre 2021

 

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