Goletta Verde di Legambiente in Abruzzo. 'Fortemente inquinate le foci di tre fiumi'
GUARDA LE FOTO

"Una situazione, quella delle acque in Abruzzo, in linea con la realtà dello scorso anno e che conferma delle specifiche criticità dentro uno scenario complessivo di miglioramento". E' l'analisi del presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, alla presentazione dei dati di Goletta Verde, sul trabocco Punta Rocciosa di Fossacesia.

Presenti  anche direttore Arta, Francesco Chiavaroli; il portavoce di Goletta Verde, Mattia Lolli; il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giueppantonio, e Fabio Caravaggio, consigliere con delega all’Ambiente, in rappresentanza del Comune di  Rocca San Giovanni. Nel corso dell’incontro sono state consegnate le 3 vele alla Costa dei Trabocchi.

Dal monitoraggio di Goletta Verde emerge che 3 su 8 punti monitorati lungo il litorale risultano fortemente inquinati. E  sono le foci del fiume Alento a Francavilla al Mare (Ch), del Feltrino a San Vito Chietino e del canale in località La Foce a Rocca San Giovanni. "Qui - spiega Di Marco- permane un problema con le foci dei fiumi, con valori di inquinanti oltre i  limiti di legge e specifici di problemi legati ad una cattiva o assente depurazione". Gli altri cinque punti controllati sono apparsi  con valori  "entro i limiti di legge":  a  Martinsicuro e Alba Adriatica (foce fiume Vibrata); a Giulianova (spiaggia fronte Thaon); a Montesilvano (spiaggia presso traversa IV, 100m sud fiume Saline); a Pescara (spiaggia in corrispondenza piazza Primo Maggio) e a Casalbordino (fiume Sinello).

I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e "fortemente inquinati" quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

“Con il nostro monitoraggio, è bene ribadirlo, - aggiunge il presidente di Legambiente -   non intendiamo rilasciare patenti di balneabilità, sostituendoci alle autorità competenti in materia di controlli ma, con "fotografie" istantanee, portare all’attenzione di amministratori e cittadini le criticità che minacciano la qualità e la salute dei nostri mari, affinché se ne individuino e risolvano le cause". "E' ora di dire basta ad ogni forma di alibi - dichiara Lolli - e intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all’economia, al turismo e soprattutto all’ambiente, a partire dalla gestione delle acque reflue e al miglioramento del nostro sistema depurativo. Non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a tutela del mare".

Goletta Verde in Abruzzo ha effettuato la sua settima e ottava tappa, prima a Pescara e poi a Vasto. E nel suo viaggio pone da sempre l’attenzione al brutale assalto che continuano a subire il mare e le coste, come dimostra il dossier  "Mare Monstrum" di Legambiente, basato sul lavoro delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto. In Abruzzo sono state 698 le  infrazioni accertate nel 2018 per i reati legati al "mare illegale", con 763 arresti e denunce e 148 sequestri: in pratica 5,5 infrazioni ogni chilometro di costa.

In testa alla classifica spiccano i reati legati all'inquinamento, con scarichi illegali e abusivi: 270 quelli accertati lo scorso anno con 342 denunce e 101 sequestri. Seguono quelli legati al  ciclo del cemento con 193 infrazioni  e 200 tra denunce e arresti e 24 sequestri. C’è poi il  saccheggio della risorsa ittica dove si contano 198 reati, con 4 sequestri per un totale di 19.600 chili di prodotti ittici (la quasi totalità pesce, caviale, salmone, tonno rosso, datteri). Ultimo, ma non meno importante per la salvaguardia dell’ecosistema marino,  è il  contrasto alle pratiche illecite nella navigazione da diporto sanzionate in particolare dalla Guardia di finanza e dalle Capitanerie. In Abruzzo sono stati censiti 37 reati con 23 denunce e 19 sequestri. 

Tra i fattori inquinanti, troppo spesso sottovalutati, c’è anche l’improprio smaltimento degli oli esausti. Ecco perché anche quest’anno il  Conou, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, affianca, in qualità di partner principale, le campagne estive di Goletta Verde. Nel 2018, in Abruzzo, il Consorzio ha proceduto alla raccolta di 3.187 tonnellate di olio minerale usato. 

Linda Caravaggio

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 3516

Condividi l'Articolo