Coronavirus. Abruzzo. Nelle acque di scarico a Guardiagrele la variante spagnola

"Le varianti inglese e brasiliana del coronavirus Sars-CoV-2 sono state individuate per la prima volta nelle acque di scarico italiane". 

E' quanto riferisce l'Istituto superiore di sanità (Iss), che dà notizia di una ricerca condotta sulla presenza di varianti del virus nelle fogne d'Italia. A condurla il gruppo di lavoro coordinato da Giuseppina La Rosa, del Dipartimento Ambiente e Salute, e da Elisabetta Suffredini, del Dipartimento di Sicurezza alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica veterinaria dell'Iss, in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico della Puglia e della Basilicata.

In particolare - spiega l'Iss - sono state individuate sequenze con mutazioni tipiche di variante brasiliana e inglese in reflui raccolti a Perugia dal 5 all'8 febbraio, e mutazioni tipiche della variante spagnola in campioni raccolti da impianti di depurazione a Guardiagrele, in Abruzzo dal 21 al 26 gennaio 2021. La variante spagnola è meno nota delle altre, ma in realtà è comparsa prima, a giugno 2020 in Spagna". 

I risultati dello studio, evidenziano gli esperti, dimostrano che le acque di scarico possono essere un utile strumento per valutare la circolazione delle varianti del coronavirus nei centri urbani. "Il metodo, testato inizialmente su campioni clinici (tamponi naso-faringei), è stato successivamente applicato all'analisi delle acque di scarico raccolte in fognatura prima dei trattamenti di depurazione. L'esame di questa matrice ha individuato, per la prima volta in campioni ambientali, la presenza di mutazioni caratteristiche delle varianti Uk e brasiliana in alcune aree del Paese dove la circolazione di queste varianti era stata accertata in campioni clinici di pazienti Covid, come appunto Perugia".

"L'importanza della sorveglianza ambientale - viene sottolineato dai ricercatori - è stata riconosciuta, grazie anche al contributo dei risultati italiani, nel Piano europeo contro le varianti del Covid-19 (Hera incubator), che mira a rafforzare le difese dell'Unione davanti al crescente numero di mutazioni del virus".  25 feb. 2021

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