Riaperte le porte delle antiche botteghe di corso Umberto I a Torricella Peligna (Ch) che, dopo decenni di buio e silenzio, si sono riempite di colori e di fantasia e sono tornate protagoniste del paese, con una nuova veste. Infatti, grazie all’evento "Puteche aperte", fino al 26 agosto, le botteghe si trasformano in spazi espositivi, dedicati a mostre di ceramiche e di artigianato locale, e in piccole scuole d’arte, dove poter seguire lezioni di pittura e di shabby chic.
“L’idea – dichiara l’ideatore dell’iniziativa, Antonio Piccoli - è nata dall’intenzione di riaprire le vecchie botteghe di Torricella, anche per reagire allo spopolamento del paese, che ha trasformato alcune strade in luoghi bui e silenziosi”. L'appuntamento, sovvenzionato dal Comune, prende vita grazie all’impegno di “un gruppo di amici” che a livello volontaristico cura ogni dettaglio delle esposizioni. “In futuro – spiega Piccoli - c’è l’intenzione di creare l’associazione "Puteche aperte", visto il successo che stiamo avendo. Il Comune ci ha chiesto di riproporre questa idea anche nei mesi invernali, magari in occasione di alcune festività e noi di siamo entusiasti”.
Prima c'è stato il ripristino dei locali, per molto tempo rimasti in disuso. “Il problema principale che abbiamo dovuto affrontare – chiarisce Piccoli - è stato quello di riportare la luce elettrica all’interno di queste botteghe”.
In mostra creazioni di merletto, fotografie e quadri, abiti da sposa. “C’è un artista che fa serigrafia, un altro che realizza sculture in pietra, ci sono spazi appositi per l’antiquariato e per i preziosi”. Artisti ed artigiani danno sfoggio delle proprie capacità anche... live, anche seduti davanti le botteghe, di fronte a chi passeggia. Non manca l’angolo del cibo, dove sono presentati prodotti gastronomici locali, alcuni dei quali proposti anche durante gli aperitivi cenati dei tre bar del paese.
“Con questo evento – conclude Piccoli - Torricella Peligna diventa una galleria d’arte, e se riusciremo ad estenderlo anche ad altri mesi dell’anno, ben venga”.
20 agosto 2018
Alessandra Rambaldi
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