Su Rai1 il kolossal 'Il nome della rosa', dal bestseller di Eco. Fiction girata anche in Abruzzo
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"Era metà giugno scorso quando, proprio qui, la produzione ha stappato lo spumante per festeggiare la fine delle riprese. Un brindisi emozionante... dopo una collaborazioe di circa sei mesi". Il sindaco di Fara San Martino (Ch), Carlo De Vitis, di quei giorni, conserva gelosamente alcune immagini. "Era vietato scattare... ma qualche foto, dal set, l'abbiamo rubata". Scorci suggestivi d'Abruzzo saranno protagonisti, da domani sera, nella serie tv 'Il nome della rosa'. Il romanzo storico di Umberto Eco, pubblicato da Bompiani nel 1980, dopo le glorie cinematografiche, arriva sul piccolo schermo, nella fiction kolossal di Rai1. L'attore John Turturro sarà il monaco francescano inglese Guglielmo Baskerville che indaga su una serie di misteriosi omicidi in un monastero italiano del XIV secolo. Dotato di un'intelligenza e capacità di osservazione fuori dal comune, è in grado di leggere la realtà come un libro aperto affidandosi a un approccio scientifico e al proprio infallibile metodo deduttivo. Sebbene sia un uomo di fede del Medioevo, in contrasto col suo tempo, cerca sempre la spiegazione più logica e razionale, anche di fronte a quegli eventi che appaiono incontrovertibilmente frutto di forze soprannaturali. La sua fama lo precede e per questo l'abate gli affida l'indagine sui delitti. Per lui il messaggio cristiano è da vedersi alla luce della spiritualità, dell'amore, della carità, del rispetto e della comprensione. E' tollerante nei confronti dei peccati del corpo, come la lussuria o il bere, e severo verso quelli che considera più gravi, come i delitti o la sopraffazione di un uomo sull'altro. Rupert Everett è invece lo spietato inquisitore Bernard Gui e Michael Emerson è l'abate. La stella nascente Damian Hardung il novizio Adso da Melk. Regia di Giacomo Battiato. 

Il set è stato allestito in parte negli studi di Cinecittà a Roma e in location dal vero. In Abruzzo sono il castello medievale di Roccascalegna (Ch), le gole di Fara San Martino (Ch) e l’eremo di Santo Spirito a Roccamorice (Pe) ad aver ospitato la serie, da 23 milioni di dollari e che andrà in onda in deicne di Paesi. Una presenza che l'Abruzzo conferma dopo che alcune scene, sempre in esterno, del film del 1986, diretto da Jean-Jacques Annaud e con Sean Connery nel ruolo principale, ebbero come sfondo il castello di Rocca Calascio (Aq). "Siamo orgogliosi - dice il sindaco di Roccascalegna, Domenico Giangiordano -: il nostro castello, ancora una volta, è al centro di una produzione internazionale". "La selvaggia natura della Majella, con le gole di Fara - riprende De Vitis - si possono già ammirare nel trailer, in una suggestiva cavalcata".  Anche l'Umbria ha fatto la propria parte, con scene girate a Perugia. 

Il bestseller "Il nome della Rosa" ha venduto 55 milioni di copie ed è stato tradotto in 50 lingue. Una storia lunga quarant'anni. E' stato inserito da 'Le Monde' tra i "primi 15 libri più importanti del secolo".

Serena Giannico

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Nelle foto due delle scene a Fara San Martino (Ch); il protagonista e il regista Battiato

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