C'è la “Casa del pilota”, ora, ad Archi (Ch).
Si ttratta di un museo aeronautico nella casa natale di Eugenio Sirolli, pilota del posto e Medaglia d’argento della Seconda guerra mondiale. Con Carlo Emanuele Buscaglia, fu tra i primi piloti scelti per la squadriglia degli aerosiluranti. Il gruppo era noto come i "Quattro Gatti" - furono loro a mettere a segno per la prima volta il “siluro alato” di Gabriele D’Annunzio - e lo stemma della squadra raffigurava quattro teste di gatto, due nere e due bianche. Morì a 27 anni, in volo di guerra sui cieli del Monte Amiata (16 maggio 1943).
L’idea di raccogliere oggetti, foto e filmati dell’epoca e farne un museo è del nipote dell’aviatore che peraltro porta il suo stesso nome, Eugenio Sirolli, che spiega: "Il museo, creato grazie alla collaborazione dei parenti dei piloti, dell’Aeronautica e dell’associazione Fly Story, che quest’anno festeggia i 25 anni di attività, contiene cimeli vari, pezzi di aereo, fotografie, libri e oggetti legati a quel momento storico e anche a D’Annunzio". Poi racconta: “Il nome della squadriglia dei quattro gatti nasce da un aneddoto familiare. Quando mio zio tornava ad Archi e raccontava le sue imprese in famiglia, suo padre lo liquidava con una battuta che è diventata storia. Gli diceva che erano solo quattro gatti, senza grosse potenzialità e futuro. Da questo episodio, avvenuto ad Archi, è nato il nome della squadriglia, con lo stemma dei quattro gatti, che ancora oggi vola sulle nostre teste quale simbolo del 3° Stormo dell’Aeronautica militare italiana”.
All’inaugurazione del museo, patrocinato dall’ Aeronautica militare e dal Comune di Archi, hanno partecipato i generali Giancarlo Naldi e Basilio De Martino - presidente del comitato per il Centenario dell'Aeronautica - , il senatore Etelwardo Sigismondi, l’associazione Azzurra di Loreto, le associazioni Arma Aeronautica di Loreto, Avezzano, Lanciano, Vasto e Roma, l’Associazione nazionale dei Carabinieri e alcuni sindaci del territorio. Inoltre da Firenze sono arrivati il generale Nicola De Nicola, che ha donato documenti dannunziani al museo, e Wilma Naldini, moglie del pilota delle Frecce Tricolori morto nell'incidente di Ramstein.
“Una giornata memorabile per il nostro piccolo paese – dice il sindaco di Archi, Nicola De Laurentis -. Siamo onorati di aver ospitato tante autorità e di aver festeggiato, in questa occasione, l'Aeronautica militare per il suo centenario. Il museo appena aperto raccoglie importanti pagine della storia dell’aeronautica e del nostro noto aviatore. E' una preziosa testimonianza storica e una grande ricchezza culturale per Archi”.
L'appuntamento si è concluso con l’esibizione di quattro aerei - momento organizzato da Fly Story - in volo disegnando in cielo il tricolore italiano. 19 ott. 2023
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