"Aperitivo... letterari", ossia incontri fra cultura e sapere, per festeggiare i 10 anni della "Piccola biblioteca" di Mozzagrogna (Ch). Perché investire impegno e risorse per una biblioteca, in questi tempi, quando i lettori possono ottenere all’istante quasi tutto quello che vogliono da internet? Appunto perché? Semplice, perché una biblioteca è un luogo di socializzazione, di cultura.
L'amministrazione comunale di Mozzagrogna, in collaborazione con “Gli amici della Piccola biblioteca”, riparte con le attività 2019 - 2020 (foto). Ci sarà spazio, fra gli altri, per Costantino Felice, Marcello Marciani, Roberto Chirico, Angelo Vinciguerra. Saranno domeniche di cultura fra presentazione di libri, pomeriggi a tema per argomenti sociali, ambientali, storici e di salute. E non è tutto perché ci sarà spazio anche per momenti ludici e formativi: tombolata di Natale con i bambini, corso di scacchi, corso di informatica e laboratori per i più piccini. Si prevedono eventi di particolare rilievo, in collaborazione con giornalisti e scrittori autorevoli quali Giuseppe Maria Gnagnarella e Fabrizio Altieri, direttori museali come Alfonso Cipolla e spettacoli teatrali. Saranno occasioni di festa, ma anche approfondimenti coerenti con la volontà della biblioteca di essere luogo ideale e concreto di incontro, scambio, conoscenza e dialogo.
Una particolare attenzione è rivolta agli studenti delle scuole dell’infanzia, elementari e medie di Mozzagrogna con progetti didattici che li vedono protagonisti.
La biblioteca del paese frentano è nata nel novembre 2009 grazie all’impegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco, ancora in carica, Tommaso Schips. Dopo 10 anni, l’amministrazione ribadisce il suo impegno e il suo sostegno alla ‘Piccola Biblioteca’ nella consapevolezza della sua importanza, nella certezza che “una comunità senza una biblioteca è una comunità più esposta alla disuguaglianza. La biblioteca svolge un ruolo educativo fondamentale: l’uguaglianza nelle opportunità di accesso alla maggior parte delle informazioni. La storia, la cultura, la scienza sono beni comuni. Le biblioteche hanno un ruolo guida in quanto luoghi di incontro nelle comunità, costruiti attorno a idee e progetti. Le biblioteche sono anche uno strumento di integrazione perché permettono ai migranti di adattarsi bene al sistema di un qualsiasi paese libero, preparandosi a far parte della comunità in cui vivono”.
Tutte le attività realizzate e tutte quelle che si realizzeranno sono possibili grazie alla collaborazione con il gruppo dei volontari della Piccola Biblioteca, con gli attori del “Piccolo Teatro Orazio Costa” di Pescara, con il maestro Franco Giancristofaro e la sua chitarra e con le attività commerciali del territorio.
Alessandro Di Matteo
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