Torna la rassegna di arte contemporanea "Un mosaico per Tornareccio", ideata nel 2006 dal mecenate Alfredo Paglione e che ha dato vita ad un museo a cielo aperto fatto di 93 opere installate sulle facciate delle case. Dal 1 al 30 agosto, nella sala polifunzionale “Remo Gaspari”, saranno esposti i nuovi bozzetti tra cui selezionare quelli da trasformare in mosaici destinati ad arricchire la collezione en-plein-air.
Giunto alla sua dodicesima edizione, l’evento è promosso dall’associazione "Amici mosaico artistico" con il patrocinio del Comune di Tornareccio e il contributo della Bcc Sangro Teatina, e coordinato da Elsa Betti. Curatrice sarà Ida Mitrano: storica e critica d’arte, svolge la sua attività al Polo museale La Sapienza di Roma e collabora al Corso di Museologia e gestione dei beni culturali per il Corso di Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali presso la stessa Università. È sua la selezione dei sedici artisti partecipanti: Evita Andujar, Giovanni Arcangeli, Valeria Cademartori, Antonella Cappuccio, Antonella Catini, Solveig Cogliani, Giovambattista Cuocolo, Carlo Frisardi, Simonetta Gagliano, Matteo Montani, Giorgio Ortona, Lina Passalacqua, Nino Pollini, Pino Reggiani, Vincenzo Scolamiero, Andrea Volo.
I bozzetti, del formato 40x40, rimarranno in esposizione sin dall’inaugurazione, in programma sabato 1 agosto, per essere ammirati dai visitatori che, con il loro voto, potranno contribuire a scegliere il vincitore di questa edizione. Oltre alla giuria popolare, contribuirà alla scelta una giuria di esperti composta da Bianca Maria De Luca, Fabrizio Di Marco, Mario Di Nisio, Laura Gavioli, Francesca Guerrucci, Nicola Iannone, Piergiorgio Greco, Alfredo Paglione, Gabriele Simongini, Marco Santi e Lucio Trojano.
Tutte le opere di Tornareccio sono state realizzate a Ravenna, nella bottega del Gruppo Mosaicisti di Marco Santi, in virtù di un’amicizia e di una storica collaborazione.
Spiega la coordinatrice Betti: “La scelta di ripartire con "Un mosaico per Tornareccio", in questo tormentato anno, è annuncio di rinascita per una comunità che attraverso l’arte ha scoperto un nuovo senso di appartenenza. Quello creato in questi anni a Tornareccio è un museo vivo, a cui non ci si abitua mai, che sorprende lo sguardo ad ogni variazione luminosa, che trae forza dal passante che con la sua andatura anima le strade. Il suo percorso abita le vie del paese e fa in modo che anche lo sguardo più distratto inciampi nell’incanto del colore, della luce. La fruizione di questa collezione sui generis impone di concedersi qualche ora di sospensione, è un a richiamo a perdersi nell’ombra dei vicoli del centro storico, ad accogliere il chiacchiericcio domestico restituito dallo svolazzare di una tenda, a lasciarsi accarezzare dal cinguettio degli uccelli o dal rintocco delle le campane".
Per Mitrano “molti dei nomi selezionati, di differenti generazioni e percorsi, partecipano per la prima volta a “Un mosaico per Tornareccio”. Una pluralità di ricerche che da un lato pone l’accento sul confronto tra i linguaggi, dall’altro restituisce la complessità del processo creativo degli artisti. Ognuno di essi esprime una personale visione della natura perfettamente rispondente alle linee della sua ricerca, di cui si avverte la tensione poetica e la forza pittorica".
Aggiunge Alfredo Paglione, mecenate e ideatore della manifestazione: “La straordinaria manifestazione sui mosaici a Tornareccio è nata nel 2006 nel segno e con il nome di Aligi Sassu. Ricordo infatti che allora donai al mio carissimo paese natale ben due mosaici: uno proprio di Sassu, mio cognato, e l'altro di un grande artista spagnolo, José Ortega, grande amico di Picasso. Io ho gestito per una vita intera tutta l'opera di Sassu, di lui ho creato degli splendidi musei a Chieti, Atessa, Castelli e collocato numerose sue opere molto significative in altre fortunate città della nostra regione, in modo particolare nella provincia di Chieti. Sono certo allora che l'opera di un così grande artista possa onorare per sempre, come un vero porta fortuna, Tornareccio così come numerose altre sedi molto significative come Pescara e Giulianova nella nostra carissima regione".
Conclude Nicola Iannone, sindaco di Tornareccio: "Per ripartire c’è bisogno di bellezza, e con orgoglio possiamo dire che Tornareccio, grazie al suo museo, ne ha in abbondanza".
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