Sono passati 81 anni da quel 5 e 6 Ottobre del ’43, i giorni della rivolta contro l’occupazione nazifascista che scrive una pagina forte e indelebile della lotta per la libertà e per la pace contro qualunque forma di oppressione, di violenza e di morte. Il ricordo dei Martiri Ottobrini arriva in un momento particolarmente delicato e difficile, attraversato da guerre che riportano dolorosamente alla memoria proprio quegli anni bui. E la parola pace mai come ora ha bisogno di essere non solo ripetuta ma arricchita di contenuti, di testimonianze, di impegno.
Le manifestazioni previste nelle giornate del 5 e 6 ottobre vanno proprio in questa direzione, con un’attenzione speciale alle donne, alle resistenti di ieri e di oggi e con la partecipazione di molti giovani che con le loro associazioni hanno dato un contributo importante alla realizzazione del programma. “Abbiamo scelto di dare voce alle tante donne, giovani e meno giovani che sono diventate presenze insostituibili, forti e coraggiose nella lotta partigiana – ha ricordato Maria Saveria Borrelli, presidente della locale sezione dell’Anpi nonché autrice di alcuni libri proprio sulla Resistenza, sulle donne e il ruolo che hanno avuto in quei mesi terribili – vogliamo dedicare a loro queste giornate. A quelle di ieri ma anche a quelle di oggi, alle palestinesi, alle iraniane, afghane e a quante in ogni parte del mondo lottano e muoiono in nome della libertà. E’ previsto un omaggio floreale dell’Anpi, il garofono rosso, agli eredi dei partigiani e partigiane e alle resistenze femminili di oggi. Omaggio dal forte potere simbolico che verrà consegnato a Licia Zulli di Dafne nel nome di tutte le donne che lottano per affermare e difendere i loro dirittti. Saranno presenti alcuni studenti del Liceo Classico, la partecipazione dei giovani è fondamentale. Tra le iniziative c’è anche il ricordo dei due bambini morti nel bombardamento del 20 Aprile del 43, i piccoli Nicola Ucci e Luigi Maiella”.
E’ un programma nutrito quello del 5 e 6 ottobre che prende il via con la messa al Sacrario degli Eroi, al cimitero, celebrata dall’arcivescovo Emidio Cipollone, poi alle 18.00 il raduno a piazza Santa Chiara per poi iniziare alle 18.30 un percorso speciale dal titolo eloquente “Tracce di donne in rivolta” con letture lungo il percorso a cura dell’Altritalia e delle associazioni Okay e Joseph. “Sono 10 storie tratte dal libro di Maria Saveria Borrelli, La Resistenza taciuta, storie drammatiche e significative che sono state adattate e rielaborate per rendere la loro lettura ancora più coinvolgente – ha spiegato Gianna Di Donato presidente dell’Altritalia – un lavoro portato avanti con grande impegno da Domiziana Cuonzo dell’associazione Joseph e da Leonardo Russo di Okay. Si tratta di un programma che ha visto la partecipazione concreta anche delle giovani generazioni e questo è un dato importante, un segnale costruttivo”. Gianna Di Donato ha tenuto inoltre a ricordare che” il percorso denominato Tracce di Libertà è il risultato di una ricerca, unica in Italia, che è riuscita a individuare i luoghi dove hanno trovato la morte i giovani e le giovani che hanno preso parte alla rivolta”.
Tornando al programma, sempre sabato 5 ottobre, alle 21, protagoniste ancora le donne con lo spettacolo teatrale di scena al Teatro Fenaroli “Chiamateci partigiane” della Compagnia dei Merli Bianchi.
Domenica 6 ottobre il tradizionale corteo con partenza alle 10 da piazza dell’Arciprete dopo la deposizione della corona al Cippo del colonnello De Pasqua, sfilata lungo Corso Trento e Trieste, deposizione della corona al monumento ai Caduti a piazza Plebiscito e conclusione della manifestazione, come sempre, al monumento in piazza Martiri lancianesi.
L’intero programma ha visto inoltre la partecipazione del Comune di Lanciano, del Centro antiviolenza Dafne, dell’Associazione culturale donne “I colori dell’Iride”, del centro studi Joyce Lussu. 04 ott. 2024
@RIPRODUZIONE VIETATA