“Non tutti credevano a questo risultato, ‘ma che devi fare… è troppo complicato, lascia perdere…’”. Ed invece a 73 anni, “ma il prossimo 7 novembre festeggio un altro anno, tienimi giovane con l’età”, si è laureato in Giurisprudenza.
Rodolfo Strizzi, originario di Quadri (Ch), ma da una vita a Lanciano (Ch), poteva godersi la pensione dopo aver lavorato nella Banca popolare (oggi Bper), collaborato come manager con diverse aziende. Di vivere da pensionato neanche a pensarci, c’era altro da fare: “Questa laurea era un sogno che avevo dalla mia prima laurea in Scienze Politiche. Ed era anche una promessa che avevo fatto a miei cari parenti”. La prima laurea era arrivata a 38 anni. Per lunghi anni quel sogno era stato accantonato ma, lavorando, aveva “indossato” sempre una veste giuridica: “Mi occupavo della parte legale. Però mi mancava un titolo, una completezza di studi”.
Durante la seconda ondata del Covid-19, a dicembre 2020, Strizzi si è iscritto all’università di Benevento. Per realizzare il progetto ha trovato due ‘sponsor’: “Sono stati i miei figli che mi hanno spronato, ed anche la loro generosità economica è servita!”. L’altra metà della vita? “Diciamo che mia moglie Anna mi ha sopportato in questo excursus universitario”. Strizzi scoppia in una risata. Perché? “In casa quando studiavo mi ritiravo come un eremita. Silenzio e chiuso in una stanza”. Così sono iniziate anche le notti insonni, quelle con la luce accesa in camera, pagine da sottolineare, ripetere, ricordare, ripetere, memorizzare, ripetere...
A gennaio ha sostenuto il primo dei 17 esami (perché altri gli erano stati riconosciuti da Scienze Politiche). Gli altri a ripetizione “quasi uno al mese” perché la matricola beneventana Strizzi macinava pagine e pagine di diritto. E superava gli esami: “Ogni volta che ne superavo uno avevo ‘fan’ sui social che mi spronavano, compresa una parente di ottantasette di mio genero che ha seguito tutto il mio percorso e piangeva di gioia per me per ogni esame superato”.
Finalmente a tesi: “Con il professor Paolo Palumbo, grande studioso di Vaticano (professore della Sacra Rota – ndr) ho presentato uno studio sullo Stato Pontificio perché mi ha sempre affascinato”. Ed il 10 ottobre è il grande giorno, perché c’era l’esame decisivo, con la tesi “1870-1929. Dalle guarentigie ai Patti Lateranensi” illustra alla commissione “il periodo dei cinque Papi, la breccia di Porta Pia, il potere temporale e Pio IX…”. Col voto di 90 Strizzi si è laureato: “Una gioia immensa quando mi hanno messo in mezzo a due studenti, diciamo due ragazzini rispetto alla mia età, 23 anni e 27 anni. Io sembravo il professore e loro gli studenti!”. Eppoi la sorpresa della figlia Ida: “Mi aveva detto che non sarebbe venuta, vive a Bergamo. Ed invece, viaggiando tutta la notte, me la sono ritrovata davanti. Mio figlio Angelo mi ha accompagnato insieme all’amico e avvocato Marco Di Domenico”.
Il neo laureato porta il suo paese nel cuore: “Quadri è un borgo di 700 abitanti ed è in festa per me. Non mi hanno mai dimenticato, adesso mi dicono: ‘Sei pericoloso, raggiungi risultati bellissimi’”.
Questa è stata una grande soddisfazione. E adesso? “E mica mi fermo. Mi sto iscrivendo per il tirocinio in uno studio legale di Lanciano perché voglio esercitare la professione. Farò l’avvocato!”.
ALESSANDRO DI MATTEO
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