Analogie, similitudini senza forzature, poesia che esce dall'animo, entusiasmo gioioso di un bimbo che guarda il mondo. Apparizioni, perdite, natura, sentimenti come un sogno, un viaggio poetico per scoprire l'amore in ogni angolo.
Antonio Spadano, 81 anni, ex docente di matematica e commercialista, con la silloge “Nel segno del tempo” si diletta nuovamente con l’arte di narrare e porta nuovamente fra il pubblico una poesia pulita con un linguaggio fluido, semplice, essenziale, non utilizzando artifizi letterari per conquistare il lettore. E come aveva in altro testo annunciato (“Piccola Valigia”) “…sono qui/ per donarvi le mie emozioni/ i miei fragili sentimenti”.
Edito dall’editrice Carabba, nel testo viene decantato un amore che abbraccia le persone e la natura, fra un osservare e sognare in viaggio nelle stanze del cuore anzi l’Amore è il filo conduttore di questa raccolta, secondo binario sul quale Spadano compie il suo viaggio poetico.
L’autore scrive “senza forzature, lasciando che i temi a lui cari si fissino sul foglio bianco così come sono sgorgati dal suo intimo, caratterizzati da un caldo afflato umano e da un delicato entusiasmo infantile. Alterna apparizioni e perdite dove il tempo, la natura e i sentimenti risuonano di continuo come una eco che avvolge i suoi pensieri” (M. Ciancetta).
Autore di tre presedenti raccolte – “Vivere in silenzio” – “La collina dei sogni” e “L’amore che si dona” - in Spadano persiste una fedeltà a uno stile, a una poetica, a determinati temi, e questa fedeltà, custodita e perseverata, coincide con la fedeltà a un luogo…quello dell’anima”.
ALESSANDRO DI MATTEO
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