"La Squilla" di Lanciano bussa alle porte… dell’Unesco. Risultato d’eccezione per l'istituto comprensivo cittadino "Mario Bosco". Dopo l’adesione alla Rete nazionale "ASpNET - Unesco - Italia", l’istituto, guidato dalla dirigente Mirella Spinelli, ha iniziato una proficua collaborazione con la cattedra Transdisciplinare di Cultura di Pace Unesco dell’università di Firenze. Proprio qui, il 12 marzo scorso, è stato firmato un protocollo di intesa. Nella seconda fase sarà consentito all’istituto l'ingresso nella "Rete mondiale delle Scuole Unesco", che ufficialmente avverrà il 1 settembre prossimo.
"L'accordo siglato - spiega la dirigente - prevede la formazione e l’aggiornamento del personale docente verso le tematiche relative al progetto, oltre alla prosecuzione, pluriennale, del progetto stesso che entra, in tal modo, nel vivo. Tale percorso è autorizzato anche dal Miur". Quali sono i cambiamenti che verranno? "Nel prossimo triennio, la nostra scuola innoverà i propri curricula organizzativi e la propria metodologia didattica per poter assicurare agli allievi non solo il perseguimento degli obiettivi didattico-formativi (e, quindi "il cosa si impara") ma anche e soprattutto per metterli nelle condizioni di migliorare il livello e la qualità del "proprio vissuto" e di imparare, sin da giovani "il come si vive con gli altri".
E' commossa la dirigente e afferma che "essere scuola Unesco è una grande responsabilità perché integrare gli insegnamenti con piani di studio e attività orientati ai principi fondamentali di questa istituzione mondiale, far parte della Rete mondiale delle scuole associate (che sono attualmente circa 8.500 di 180 Paesi), che operano concretamente per sostenere i principi della comprensione internazionale della pace, del dialogo interculturale, dello sviluppo sostenibile e della qualità dell’educazione, è emozionante!"
Con il protocollo sottoscritto (per l’Unesco era presente Paolo Orefice, professore emerito di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Firenze, direttore della cattedra di Pace Unesco), la scuola s’impegna a "contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza favorendo, mediante l'educazione, la scienza e la cultura la collaborazione tra le Nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione".
"Il focus del progetto che abbiamo presentato per l’accesso ufficiale nella Rete mondiale verte sulla disamina della "Liturgia de La Squilla" del 23 dicembre che rappresenta, anche per la Cattedra Unesco, un elemento distintivo transculturale poiché unisce non solo i cattolici ma tutti gli uomini che alimentano la cultura di pace (interreligiosità, interculturalità, storia….) e tanti italiani emigrati in vari Paesi del mondo che, come noto, quel giorno celebrano la Squilla in ogni angolo della terra dando vita ad una forma di cittadinanza che non conosce distanze, ma solo prossimità e reciprocità".
La referente del progetto è Gabriella Schips, docente che affiancherà Spinelli in questo percorso, unitamente a numerosi altri insegnanti. Ha collaborato anche Gianluca Bellisario, presidente dell’Associazione nazionale Italiana dei Pedagogisti (A.N.I.PED.), che dice: "La cultura di pace fra i popoli deve passare attraverso strumenti transculturali, quindi io devo superare la cultura dell’altro come barriera e devo sposare la cultura dell’altro come risorsa che mi completa". "Siamo felicissimi e pieni di energia per il traguardo raggiunto", conclude Spinelli.
L’istituto comprensivo "Mario Bosco" abbraccia la scuola d’infanzia "Maria Vittoria”" la primaria "Eroi Ottobrini" e la secondaria di 1° grado "Giuseppe Mazzini".
Alessandro Di Matteo
Nelle foto il professor Paolo Orefice con la delegazione dell'Istituto comprensivo "M. Bosco" (la dirigente Mirella Spinelli a destra di Orefice), la scuola secondaria di 1° grado "G. Mazzini" e la primaria "Eroi Ottobrini"
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