La Costa dei Trabocchi apre all'Unversità di Teramo, che avvierà con il Comune di Fossacesia (Ch) e l'associazione culturale Itaca, un corso di laurea triennale in Turismo sostenibile. La firma dell'accordo con l'Università, ieri mattina in Comune, a Fossacesia.
Nel novembre dello scorso anno, il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, diramò un invito per far conoscere un’iniziativa dell’Università di Teramo che riteneva interessante per l’intero territorio, in vista di un aumento dei flussi turistici, già in atto e in previsione di crescita. "La preside di Scienze politiche di UniTe , Francesca Gallo - spiega la presidente dell'associazione Itaca, Marisa De Filippis - insieme a Pietro Gargiulio, presidente della Laurea triennale in Turismo sostenibile appena istituita a Teramo, espose i fondamenti e alcune delle materie dei corsi,tra i quali Diritto privato del Turismo, Analisi dei dati per il Turismo, English for Tourism, Management per le imprese turistiche".
"Di Giuseppantonio - prosegue - sapeva bene che l’evidente veloce sviluppo turistico avviatosi nell’area richiede sempre più competenze, conoscenze, visioni adeguate alla fragilità di un patrimonio unico dal punto di vista ambientale del quale residenti, imprenditori, architetti, albergatori, artisti, pescatori, lavoratori, storici, potranno attingere pienamente, dentro le maglie, però, di un turismo ben interpretato, misurato, diffuso ed economicamente sano, rispettoso del passato ereditato e sostenibile, appunto il futuro che ci auguriamo tutti".
"Ci entusiasmammo - continua la De Filippis - e abbiamo messo a disposizione una sala adeguata ad ospitare il Corso di laurea in un’ala del Palazzo Mayer". Pensando alla "nobile Ortona, a l’insenatura di Acquabella, San Vito e le memorie dannunziane, Rocca San Giovanni tra i Borghi più belli d’Italia, l’abbazia di San Giovann in Venere, il fiume Sangro, la Lecceta di Torino di Sangro con il cimitero inglese, la spiaggia di Casalbordino, Le Morge, che i nostri nonni chiamavano Sharabub per le suggestioni africane di dune e di palme, fino a Punta Aderci, che toglie il respiro dall’altura che scopre le Tremiti vicino alla storica Vasto dei D’Avalos e a San Salvo, dove già si sente l’alito più meridionale del Salento. ntorno a questi beni naturali, abbazie, castelli, casali , masserie e dimore di pregio e anche la musica, l’arte, la gastronomia".
"Di fronte a questa emergenza positiva che richiede conoscenze, confronti e competenze, l’Università è chiamata a rivestire un ruolo importante perché fornirà le competenze e i raccordi necessari tra la scuola e il Lavoro con i nessi previsti in tirocini nelle aziende locali, con start up dedicate al turismo di qualità e con successivi master professionalizzanti. Non ci saranno laureati che non trovano lavoro, ma figure professionali nuove, manager di progetto, manager di eventi, economisti della cultura, guide e custodi del territori che potranno affiancare le amministrazioni e i privati nel difficile compito di competere con realtà più attrezzate sul piano del turismo di nuova generazione , lento, evoluto, attivo, motivato, come ci dicono le previsioni sul turismo dei i prossimi anni".
"Mancava tutto un insieme di sistema - aggiunge Di Giuseppantonio - che accompagni e sostenga l’improvviso incremento che stiamo verificando e a questo fine l’Università sarà l’anello tra la Scuola e il lavoro, collegando già dal secondo anno di corso gli studenti in tirocini svolti nelle imprese del territorio e, su indicazione delle stesse aziende, avvierà Master professionalizzanti che eleveranno gli standard di offerta turistica necessari a mettersi alla pari con territori già evoluti". 04 mag. 2022
LINDA CARAVAGGIO
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