Una storia forte e tenera, intensa ed emozionante, dolorosa e di rinascita. Soprattutto vera e per questo capace di conquistare il lettore dalla prima all’ultima pagina, toccando corde profonde.
Impossibile rimanere indifferenti leggendo il racconto di Andrea Stucchi. L’infanzia povera ma felice grazie alla luminosa presenza della madre, morta quando aveva solo 15 anni. Da allora il buio, le scelte sbagliate, il pericoloso e tortuoso cammino della tossicodipendenza ma anche il coraggio, la forza e la determinazione di uscire da un tunnel che prima o poi lo avrebbe distrutto. Un ritorno alla vita favorito da incontri importanti che gli hanno regalato fiducia e affetto, tra questi quello con don Gigi Giovannone, salesiano di don Bosco, che ha curato la prefazione.“L’elicottero di latta” è il titolo di questo libro scritto a quattro mani da Andrea e da Antonella Frixa che ascoltando la sua storia ebbe l’idea di mettere nero su bianco, di raccontarla perché fosse di esempio, perché facesse riflettere, perché fosse di aiuto. Il lavoro è andato avanti per molti mesi, per Andrea è stato un viaggio nei ricordi doloroso e commovente, un percorso ritenuto però necessario, per dare voce alle assenze, alle inquietudini, alla sofferenza ma anche agli affetti veri, alla solidarietà, all’amicizia fino alla scelta di dedicare tempo ed esperienza agli emarginati, ai tossicodipendenti. Per venti anni responsabile della comunità Progetto vita di Lanciano.
Saranno i sentimenti che abitano la storia di Andrea, sarà la bellezza di un finale che il lettore si augura ma che non è affatto scontato, soprattutto in quegli anni con l’eroina che dominava il mercato della droga, certo è che il libro è stato salutato da un successo sicuramente sperato e che è andato anche oltre le aspettative. Applausi e consensi in tutte le presentazioni ma soprattutto l’ascolto e le domande dei tanti ragazzi che Andrea incontra e ai quali racconta la sua storia, le cadute e il ritorno alla vita. Oggi quasi tutto il suo tempo è dedicato alla prevenzione con incontri nelle scuole, convegni e da alcuni mesi anche attraverso le pagine del suo libro.
“L’elicottero di latta”, simbolo e metafora di volo, di cieli e di libertà. Il libro edito dalla casa editrice Carabba di Lanciano è stato il più venduto in questi primi mesi dell’anno, 300 copie solo a maggio. Un successo, quindi, anche per la Carabba e il suo presidente Gianni Orecchioni. “Ero certo che "L'elicottero di latta" avrebbe suscitato interesse e curiosità, quando si raccontano storie vere l’attenzione è sempre maggiore, c’è una sorta di rispetto per chi sta condividendo la propria vita, i pensieri e i ricordi più profondi – commenta Orecchioni – ma non immaginavo questo risultato. Noi della Carabba abbiamo creduto in questa opera, pubblicandola con grande convinzione e il successo che il libro di Andrea Stucchi e Antonella Frixa sta riscuotendo in termini di vendite e di recensioni positive, ci riempie di orgoglio. Vendere 300 copie in un mese è davvero straordinario, e sono ancora tante le presentazioni in programma e gli incontri richiesti. Il meritato successo de "L'elicottero di latta" si aggiunge ai buoni risultati che stanno ottenendo altri testi da noi pubblicati, segno della vitalità della Carabba che forte di un patrimonio antico non smette di guardare al futuro con rinnovato entusiasmo”. 18 giu. 2024
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