L'Aquila. La

"The Celestinian Forgiveness" è stata ufficialmente iscritta nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'umanità. Il riconoscimento è arrivato oggi nella riunione del Comitato intergovernativo dell’Unesco, in svolgimento a Bogotà (Colombia).


La candidatura, sostenuta dal Comune dell’Aquila, dal Comitato "Perdonanza celestiniana", in collaborazione con gruppi e associazioni locali, è stata presentata dall’Italia con il coordinamento tecnico-scientifico dell’Ufficio Unesco del ministero dei Beni culturali.

La celebrazione della "Perdonanza celestiniana" costituisce un simbolo di riconciliazione, coesione sociale e integrazione. Riflette l’atto di perdono tra le comunità e ne promuove i valori di condivisione, ospitalità e fraternità. Inoltre, rafforza la comunicazione e le relazioni tra le generazioni creando un intenso coinvolgimento emotivo e culturale. Come elemento in grado di coinvolgere una vasta comunità, indipendentemente da genere, età e origine, l’iscrizione della celebrazione del "Perdono celestiniano" contribuisce a garantirne e a moltiplicarne la visibilità.

Il "cammino del Perdono", il corteo storico della Bolla e l’attraversamento della Porta Santa della basilica di Collemaggio, rappresentano tre momenti significativi della Festa della Perdonanza, legata a Papa Celestino V. Essi simboleggiano i valori della solidarietà per coloro che vi partecipano, sono testimonianza dell’importanza del patrimonio culturale immateriale per la società civile, in particolare per le nuove generazioni. Sono esempio di resistenza della comunità, anche di fronte a emergenze naturali, e dell’importanza che esso rappresenta come strumento chiave per la costruzione di società inclusive e per lo sviluppo sostenibile dei territori.

L'Aquila, custode dal 1294 di questo rito solenne e annuale di riconciliazione, che promuove i valori di condivisione, ospitalità e fraternità, ha attraversato i secoli tramandando una tradizione di pace di generazione in generazione. "Grazie all'Unesco - dichiara il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi - lo spirito di riconciliazione e la rinascita tanto attesa dopo la distruzione del 2009, si fondono e sostengono, attraverso la "Festa del perdono", in una rinnovata dimensione di città di pace, aperta e solidale, pronta all'accoglienza e alla conservazione e salvaguardia".

"Ringrazio Elena Sinibaldi, contact point Unesco in seno al Mibact per averci preso per mano e guidato, - prosegue il primo cittadino -; Massimo Alesii per lo spirito di servizio e la costante collaborazione, e la dipendente comunale Luana Masciovecchio per l’indiscusso impegno. Abbiamo speso mille energie per la costruzione del dossier e per ottenere un risultato che non è solo dell’Aquila, ma appartiene al mondo intero".

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