Pescara 14 gen. '14 - La mostra "Il Volto ritrovato" dedicata al sacro velo raffigurante il viso del Cristo, conservato nel santuario di Manoppello, sbarca nella Grande Mela: dal 17 al 19 gennaio prossimi, presso il Manhattan Center, sarà esposta al New York Encounter, la frequentatissima kermesse culturale articolata in dibattiti, spettacoli, mostre e incontri, ideata e realizzata da membri del movimenti di Comunione e Liberazione e dal Centro Culturale Crossroads. L'iniziativa è stata presentata a Pescara da Mauro Di Dalmazio, assessore regionale al Turismo; Gennaro Matarazzo, sindaco di Manoppello, e Enzo Giammarino, coordinatore tecnico Ats "Culto e cultura in Abruzzo". Ideata da Raffaella Zardoni, la mostra è stata curata da un team di studiosi e appassionati come Paul Badde, Emanuele Colombo, Michele Colombo, Paolo Martinelli, Paola Moretti, Giovanna Parravicini, Cristina Terzaghi, con la consulenza scientifica di Arianna Petraccia, Heinrich W. Pfeiffer S.J., Davide Rondoni, Marco Rossi, Silvana Tassetto, Paola Vismara, e realizzata con il patrocinio dell'Istituto Francescano di Spiritualità Pontificia Università Antonianum, l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Provincia di Pescara, e Associazione Temporanea di scopo "Culto e Cultura in Abruzzo", che da anni promuove nella nostra regione Il Cammino dell'Apostolo Tommaso, l'ambiziosa proposta di turismo religioso attraverso i luoghi di culto più importanti della nostra regione. Proprio a Culto e Cultura ha da subito sostenuto l'idea di portare al di là dell'Atlantico i pannelli di una mostra che prende le mosse dalla visita di Papa Benedetto XVI a Manoppello nel settembre del 2006, e che documenta quanto il desiderio di vedere il Volto di Dio, che ha caratterizzato l'Antico Testamento, sia rimasto presente nella Chiesa. Partendo dal V secolo la mostra ripercorre le vicende dei più antichi ritratti di Cristo, detti acheropiti (non fatti da mano d'uomo), per poi parlare della "Veronica", il sudario sul quale - secondo la tradizione - Cristo stesso ha lasciato impresso il suo volto, e che era la principale reliquia di Roma, meta e premio dei pellegrinaggi medievali. La devozione per quella che Dante chiamava "la Veronica nostra" è testimoniata dalle innumerevoli riproduzioni lungo le vie di pellegrinaggio, che vengono presentate, ordinate storicamente e geograficamente, in una mappa interattiva realizzata con Google Earth.