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La scuola di Rupe (alias Opi) alla fine non chiude. Quella di Villetta Barrea (la scuola dell’infanzia e primaria “Teodorico Ciarletta” però sì. Non è bastato il film di successo “Un mondo a parte” di Antonio Albanese e Virginia Raffaele, regia Riccardo Milani, a scongiurare la fine di un mondo didattico nell’alto Sangro (Aq).

Nella commedia si perora la causa della salvaguardia della realtà scolastica di Rupe per non scongiurare la fine dello stesso paese: il leitmotiv del film è proprio che la chiusura di una scuola è la fine per un paese. A Villetta invece niente lieto fine. E non è neanche la prima dell’Alto Sangro perché si sopravvive a stenti alle diverse chiusure che si susseguono. Nella stessa Opi (10 km da Villetta, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Molise e Lazio) è dal 2016 la campanella ha smesso di suonare.

La realtà nuda e cruda si è presentata implacabile. Parlano i numeri: zero iscrizioni pervenute negli uffici della sede centrale dell’istituto "Benedetto Croce", a Pescasseroli (Aq) per il prossimo anno. Numeri insufficienti per tenere aperto un plesso: appena dodici studenti quest’anno hanno frequentato la scuola altosangrina, dalla classe prima alla classe quinta.

L’8 giugno scorso l’ultimo suono di campanella e poi mestamente l’addio (o l’arrivederci?) di bambini e personale scolastico alle mura che conservano i ricordi delle prime vocali imparate, la scoperta della storia e della geografia, l’incanto dei primi pensierini messi su foglio bianco, la matematica e la geometria per intere generazioni....

Di fronte a questo triste scenario anche il primo cittadino di Villetta Barrea, Giusy Colantoni, si è dovuta arrendere: è “una scelta di buon senso, aldilà di ogni campanile e finalizzata unicamente al bene dei nostri bambini“ giacché è anche una scelta condivisa: “Insieme con i genitori, la dirigente dell’Istituto Benedetto Croce di Pescasseroli (Nadia Morena – ndr) e gli amministratori dei Comuni di Barrea (Aq) e Civitella Alfedena (Aq) si è convenuto di unire i plessi scolastici per mitigare almeno in parte le criticità delle scuole dei nostri Comuni, riconducibili essenzialmente al numero esiguo di alunni. Una scelta fatta per incentivare la socialità, il confronto tra pari, un apprendimento rivolto a classi più omogenee”, ha dichiarato la Colantoni. A settembre tutti a scuola nella vicina Barrea.

Tuttavia il plesso scolastico di Villetta Barrea non rimarrà una cattedrale nel deserto del Parco perché c’è in cantiere un utilizzo post-scolastico pomeridiano: “È infatti - aggiunge il primo cittadino - in atto la programmazione di un’offerta didattica più ampia, diversificata e multidisciplinare, con un tempo pieno curriculare ed extra curriculare che consentirà di arricchire le conoscenze delle discipline sportive, artistiche, culturali e naturalistiche”. Che sarà fatto nella proprio nella scuola “Teodorico Ciarletta”".

Nel frattempo che le istituzioni trovino tempi e spazi di socialità per i bambini ci pensano gli alunni a gettare un velo di nostalgia, malinconia e ricordi davanti la scuola: "Ciao scuola, rimarrai sempre nel nostro cuore", è il un cartellone-manifesto affisso sul portone d’ingresso della scuola.

ALESSANDRO DI MATTEO

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