Un antico cippo in calcare locale, con ritratto femminile a rilievo ed iscrizione funeraria, è stato rinvenuto dalla Soprintendenza Archeologica di Chieti e Pescara in località Colle Marcone, nel territorio del Comune di Bucchianico (Ch).
L’importante scoperta è avvenuta durante i lavori per la creazione di una rotatoria in corrispondenza del percorso del tratturo L’Aquila-Foggia. La notizia ha destato molto interesse se si considera la qualità e la bellezza del manufatto, ritrovato integro ad eccezione di una scheggiatura nell’angolo superiore sinistro. Il cippo è stato rinvenuto praticamente in superficie, appena sotto l’asfalto.
“Il manufatto – spiega l’archeologa Maria Di Iorio – si trovava in giacitura secondaria, ossia già rimosso anticamente dalla sua iniziale collocazione e depositato nel luogo in cui è stato ritrovato oggi”.
Il reperto, di dimensioni considerevoli, presenta la sola faccia frontale con rilievo in alto ed iscrizione in basso. Da una prima valutazione epigrafica e stilistica potrebbe risalire al II-III secolo dopo Cristo. L’iscrizione sottostante è la dedica a Mettia Rufa, liberta di Gaius, da parte della figlia, anch’essa liberta, dato interessante perché fornisce uno spaccato dei meccanismi di ascesa sociale dell’epoca.
I liberti erano schiavi liberati che mantenevano un rapporto anche affettivo e di dedizione con l’ex padrone e che di fatto potevano arrivare ad essere economicamente benestanti, o addirittura ad avere un tenore di vita elevatissimo. La custodia dell’oggetto è stata affidata provvisoriamente dalla Soprintendenza archeologica al Comune di Bucchianico. In seguito il sindaco, Carlo Tracanna predisporrà il trasporto nel deposito centrale della Soprintendenza, dove il manufatto sarà restaurato.
Successivamente il cippo sarà esposto in un luogo idoneo, individuato dal Comune di Bucchianico, con la supervisione della Soprintendenza.
VITO SBROCCHI
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