Libri. Ecco 'Africa rosso sangue': dall'Abruzzo in Kenya per aiutare i bimbi poveri

Fresco di stampa è "Africa rosso sangue", un  romanzo scritto da Roberto Chirico, di anni 50, di Mulhouse (Francia), insegnante di sostegno e d'inglese nella scuola secondaria di primo grado "Don Minzoni" di Lanciano. Dal 2000 vive in Abruzzo, a Mozzagrogna (Ch).

L'opera, il cui ricavato della sua vendita andrà in beneficenza, è nata grazie alla collaborazione con Jenny Ferrante, insegnante di sostegno, coordinatrice di progetti messi in campo dalla onlus che si occupa di bambini "Forlife", che opera in diversi Paesi dell’Africa con lo scopo di costruire scuole, ospedali e strutture per disabili e di contrastare la situazione di degrado e di povertà. Ed è grazie alla testimonianza vibrante e ricca di particolari di Jenny, che si è raccolto il materiale di base, tesoro utilizzato per la creazione del romanzo che attinge a piene mani dai ricordi, colmi di emozioni, dei viaggi di solidarietà della docente in Kenya.

"La narrazione - spiega Chirico - si svolge in prima persona proprio per descrivere il vissuto ricco di sentimenti che caratterizza la protagonista. Altri personaggi contribuiscono in modo sostanziale al processo di evoluzione che li coinvolge e che attrae il lettore proprio per la sua dinamicità. Il mal d’Africa - continua l'autore - interessa tutti e alla fine del percorso nessuno sarà più come prima. Il romanzo si dipana nell’arco di tre settimane, il tempo di compiere un viaggio in Kenya, e racconta le vicende dei protagonisti che entrano in contatto con una realtà profondamente diversa dalla nostra; essi si muovono in questa realtà fatta di volontariato".

Nel libro si raccontano la condizione dei bambini africani, la loro miseria, lo sfruttamento a tutti i livelli della popolazione locale, in particolare quello sessuale, la presenza di discariche inquinanti e di quartieri malfamati. "Il Kenya - aggiunge Ferrante - non è solo povertà e sfruttamento, è anche una realtà dalle bellezze naturali e incontaminate che hanno lasciato un segno profondo nella nostra vita. In Africa tutto è socialità e proprio i bambini, col loro sorriso avvincente e intrigante, hanno qualcosa da insegnarci con la loro essenzialità e semplicità". Non mancano il colpo di scena e la tragedia finale.  09 genn. 2021

Linda Caravaggio

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