Abruzzo. La Russia incantata dalla Costa dei Trabocchi
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“Non avevo mai visto niente di simile: un posto che, sinceramente, non ha nulla da invidiare a tante altre location greche molto più blasonate, ma non di certo più affascinanti. Ecco, mi chiedo come tanta bellezza sia ancora sconosciuta ai più!”. E' rimasto incantato dalla Costa dei trabocchi. Lui è Dmitry Gurin, primo consigliere d’Ambasciata della Federazione Russa che nei giorni scorsi ha visitato l’Abruzzo in occasione di un sopralluogo nei territori oggetto della futura visita dell’ambasciatore plenipotenziario della Federazione Russa, Sergey Razov. Ha organizzato l’evento “L’Associazione degli italiani amici della Russia”, in collaborazione con la Regione e con alcune amministrazioni locali. 

Cosa l’ha colpita di questa terra? “Sono rimasto affascinato dal paesaggio, dal calore e dalla disponibilità della gente, dalla spiritualità che incarna questa regione, ma anche dal fatto che una terra con così grande di risorse sia ancora sconosciuta ai più. Io già conoscevo Pescara: anni fa, infatti, feci visita al sindaco dell’epoca. Oggi, invece,  con l’amico Lorenzo Valloreja, presidente dell’'Associazione degli italiani amici della Russia', ho scoperto un altro Abruzzo!”.

Gurin nel tour ha visitato lo splendido borgo di Loreto Aprutino (incontrando anche gli amministratori di questo Comune),  del Comune di Montesilvano poi per il pranzo la comitiva si è spostata in provincia di Chieti, direttamente sul trabocco "Punta Cavalluccio".

Nel pomeriggio trasferta spirituale: prima per rimanere estasiato dinanzi al Miracolo Eucaristico di Lanciano (Ch) e poi ad Ortona (Ch) per le reliquie di San Tommaso apostolo: "E' molto venerato da noi ortodossi ma, sinceramente, ignoravo che le sue sante spoglie riposassero qui da voi".

"L’Abruzzo, per i russi, data la propria posizione geografica, può senz’altro candidarsi ad essere un ponte che possa unire i nostri due popoli: il russo e l’italiano. Molte cose già ci uniscono e tra di esse vi è senz’altro il senso dell’amicizia disinteressata. In tal senso il nostro contributo alla ricostruzione de L’Aquila è stato proprio un gesto di pura amicizia verso un popolo che, anche nei momenti più bui della storia, ci è stato sempre molto vicino".

Per Valloreja "l’Abruzzo può essere la porta dell’Oriente, stiamo cercando - dice - anche di poter avere destinazioni da Pescara per la Russia, vedremo…". Al termine della visita Gurin ha relazionato all’ambasciatore: "Durante questo mio vagare per la terra d’Abruzzo, ogni sosta è stata come aprire uno scrigno di gemme preziose".

Alessandro Di Matteo

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