Virus Cina. Nelle prossime ore il rimpatrio degli italiani da Wuhan: attesa per gli abruzzesi
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"Saranno rimpatriati nelle prossime ore 60 italiani che stanno a Wuhan, mentre 15 di loro devono ancora decidere sul da farsi, perché hanno un matrimonio misto". Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, in merito al coronavirus.

"Per tutti loro vale la situazione della asintomatologia, quindi non risultano infetti. E' evidente che per la loro tutela e anche per la nostra saranno fatti gli accertamenti del caso. Mi sento di tranquillizzare tutti. Comunque rientreranno con un volo militare. Questi connazionali verranno sottoposti agli accertamenti. Sono originari del Lazio, Abruzzo, Piemonte, Veneto, Campania, Puglia, Molise e Lombardia. Il loro arrivo era già stato pianificato. L'Italia - conclude - resta il Paese in Europa dove non c'è alcun caso, abbiamo un sistema di controlli che nessun altro ha predisposto così rapidamente".

Tra gli italiani c'è anche Lorenzo Di Berardino, studente 22enne di Pescara, bloccato a Wuhan, epicentro dell'epidemia che sta facendo tremare il mondo. Il ragazzo sarebbe dovuto ripartire qualche giorno fa e invece è ancora blindato dentro un campus universitario. Un incubo che va avanti da giorni. Per lui e gli altri connazionali presenti nella città focolaio della malattia e in tutta la regione di Hubei, la Farnesina ha già fatto sapere di aver predisposto un piano di spostamento via terra e poi in aereo. Esso prevederebbe un trasporto in autobus a Changsha, capitale della provincia dello Huhan, a 350 km circa di distanza da Wuhan. In attesa di un qualche provvedimento, Lorenzo vive chiuso in casa, in una città "spettrale" come lui stesso l'ha definita attraverso i social, tra cui Facebook. 

Di città fantasma parla anche Marco Quaglieri, trant'anni, di Aielli (L'Aquila, che vive a Chongqing, 30 milioni di abitanti, che conta molti casi di infezioni da coronavirus e che si trova nel pieno dell'emergenza sanitaria. "Poche macchine, pochi taxi, strade deserte. C'è molta paura: tutti preferiscono restare a casa, i negozi sono chiusi, i ristoranti anche. In molti hanno annullato i voli. In giro turisti zero". Colpisce ancor di più visto che "in questo periodo del capodanno cinese in genere brulica divisitatori, ma quest'anno non è così".

Quaglieri in Oriente insegna italiano. "La Cina è sostanzialmente ferma a causa del virus - racconta -. Qui a Chongqing si contano ormai più di 50 contaminati, è la seconda città per numero di casi. Il Governo raccomanda di prendere le misure di precauzione di base per evitare il contagio: evitare luoghi affollati,   indossare sempre la mascherina, lavare spesso le mani ed evitare di uscire. Molti eventi pubblici, come manifestazioni, parate, e concerti, sono stati cancellati e in molti uffici e strutture sono state prolungate le vacanze. Io sarei dovuto tornare a lavoro il prossimo weekend e invece non ci è permesso riprendere le lezioni - afferma ancora- Tutto è stato rimandato a data da destinarsi. Quest'anno, cioè l'anno del topo, è partito in malo modo a causa di quella che ha tutti i presupposti per diventare una catastrofe".

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