Scossa di magnitudo da 3.5 alle 18.21 di oggi a Montecilfone (Campobasso), in Molise.
Il terremoto, a 18 chilometri di profondità, è stato avvertito, forte, in numerosi altri centri, come Guglionesi, Guardialfiera, Tavenna, Petacciato, Montenero di Bisaccia, Termoli, Palata, Acquaviva di Collecroce. Si è sentito anche a Roma e su parte della costa adriatica, fino in Puglia e in Abruzzo, in particolare in provincia di Chieti - da San Salvo a Vasto, a Lanciano e Ortona - e fino a Pescara.
A Montecilfone la popolazione si è riversata in strada. "Prima c'è stato un boato", affermano alcuni residenti. Il sindaco, Giorgio Manes, con i tecnici comunali sta effettuando la ricognizione del paese per accertare eventuali danni. E nuove crepe, con caduta di calcinacci, sono state riscontrate in tre edifici che erano già inagibili dal sisma di due anni fa. Si tratta del serbatoio, la chiesa di San Giorgio e il vecchio municipio. "Hanno avuto nuovi cedimenti", conferma Manes.
Montecilfone è stato l'epicentro della scossa di 5.1 del 16 agosto 2018 e, nel paese, sono ancora presenti edifici lesionati e inagibili. "C'è stata molta paura. Anche io non posso negare di essermi spaventato", afferma il primo cittadino. In arrivo la Protezione civile.
"Abbiamo riscontrato dei peggioramenti della situazione - spiega ancora il sindaco -. La ricostruzione pesante deve ripartire - aggiunge -. Basta promesse, basta si inconcludenti, basta prese per i fondelli. A nome di tutti i cittadini di Montecilfone e di tutte le comunità terremotate, esigo che venga nominato il commissario. E' vergognoso e inaccettabile una situazione del genere a distanza di due anni dal sisma. Anche noi siamo Italia, anche noi abbiamo gli stessi diritti di tutti i terremotati. Lo ripeterò fino allo sfinimento, Montecilfone e tutti i comuni terremotati sono in attesa da ben due anni di una benedetta nomina. Ora basta!".
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