Firme per la videosorveglianza nelle contrade: iniziativa di Progetto Lanciano

Quasi 800 firme raccolte nelle contrade per chiedere l’installazione delle telecamere. È l’iniziativa di “Progetto Lanciano” che “preso atto della serie di inquietanti episodi avvenuti nei mesi scorsi in numerose abitazioni nelle nostre contrade” ha depositato in Comune nei giorni scorsi la petizione rivolta al sindaco Filippo Paolini.

L’obiettivo dell’iniziativa è che “la presenza delle telecamere, la loro istallazione con collegamento con le forze dell’ordine, potrebbe essere sì un deterrente di atti criminosi, ma risulterebbe anche strumento particolarmente utile alle indagini in caso di furti o altri episodi delinquenziali che si dovessero registrare” dichiara il movimento civico e rappresentato da Carlo Orecchioni (ex assessore al Bilancio nella passata Amministrazione a guida Pupillo), da Gabriele Paolucci e Arturo Di Corinto (ex consiglieri comunali).

Le 785 firme raccolte hanno riguardato al momento le sole frazioni di Iconicella, Re di Coppe, Villa Stanazzo e Villa Andreoli ma per la risposta positiva dei cittadini “allargheremo la raccolta anche alle altre contrade che, in un modo o nell’altro, vivono le stesse difficoltà e le medesime sensazioni di paura. Spesso ci si lamenta di episodi che sono capitati in pieno centro; ci si può immaginare come possano sentirsi coloro che abitano invece nelle periferie, nelle vie meno battute e controllate dalle forze dell’ordine, frazioni che si trovano agli ingressi della città, zone anche totalmente prive di telecamere”, dichiara il coordinatore cittadino di Progetto Lanciano Carlo Orecchioni. Inoltre “siamo certi che, se la richiesta parte dai cittadini, senza distinzione di colore, di simboli di partito, c’è più probabilità di ottenere quanto richiesto, proprio perché è nell’interesse di una comunità vasta, un interesse collettivo. E noi in quanto movimento civico, possiamo rappresentare tutti i cittadini”.  

L’iniziativa è nata con “una raccolta firme molto sentita dagli abitanti delle contrade e non solo, basata esclusivamente sul passaparola e avvenuta in maniera del tutto informale, senza una sede, senza appuntamenti particolari”.

La “palla” adesso passa al sindaco e alla sua Giunta: “Aspettiamo ora la risposta dell’amministrazione; risposta che deve essere data, non tanto a noi che siamo un tramite, ma ai residenti, ai 785 firmatari della petizione”.

ALESSANDRO DI MATTEO

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