"Nello scorso mese di ottobre avevano creato non poco allarme sociale a Lanciano nel compiere, in pieno centro ed in rapida successione, due rapine a mano armata di cui la prima non andata a buon fine per la mancanza di denaro all’interno del registratore di cassa di una attività commerciale e la seconda, invece, effettuata a breve distanza dal luogo della prima, che fruttava ai complici la somma di euro 300".
Per questo, per due minorenni di Lanciano, di 16 e 15 anni, precedentemente denunciati per questi fatti, adesso sono scattati gli arresti.
I colpi lo scorso 22 ottobre, intorno alle 19.30, ora di chiusura dei negozi. Uno fu messo a segno ai danni della rivendita di alimentari "Jannone", di Giuseppe Casalanguida, in via Piave, con 300 euro di bottino. Pochi minuti prima gli adolescenti avevano tentato di derubare la merceria – pelletteria "Seconda pelle", in piazza Garibaldi. Le urla della titolare avevano fatto fuggire i malintenzionati.
"L’azione criminale messa in atto - spiegano gli investigatori - veniva ben congegnata e premeditata in quanto, pur di non dare riferimenti somatici su chi materialmente entrava e minacciava la consegna di denaro utilizzando una pistola verosimilmente “scacciacani”, avevano ben pensato di alternarsi nell’attuazione del cosiddetto... palo".
In tre settimane i carabinieri del Norm della compagnia di Lanciano, coordinati dal tenente Giuseppe Nestola, aiutati dalle telecamere di videosorveglianza, hannno fatto luce sull'accaduto. I militari hanno ricostruito, anche tramite la "descrizione dei capi d’abbigliamento indossati (quali una felpa nera, ndr) e rinvenuti successivamente all’interno delle rispettive abitazioni, la dinamica dei percorsi effettuati tra la prima e la seconda rapina".
I ragazzi, di buona famiglia, volevano avere un po' di denaro in più per le proprie necessità. I due, già indagati per altri reati, dopo essere stati identificati quali autori delle due rapine in concorso, sono stati dapprima segnalati alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila e successivamente, nella giornata di ieri, su richiesta della stessa Procura e così come disposto dal giudice per le indagini preliminari, è stata eseguita, nei loro confronti, l’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in prigione. Sono stati rinchiusi in un carcere per minorenni. 15 dic. 2022
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