Evade dai domiciliari e impicca il cane di una donna. "Ucciso sembrerebbe - denuncia la Lega nazionale per la difesa del cane - per ritorsione a seguito di una testimonianza in un’indagine delicata".
L’allarme - riferisce l'associazione animalista - è stato lanciato dai vicini quando hanno visto l'animale ormai senza vita penzolare dal cancello di una casa. Grazie alle telecamere di sorveglianza, i carabinieri sono risaliti all’autore di questo efferato crimine. Si tratta di un 29enne di origini aquilane, agli arresti domiciliari, da cui per l'occasione si è allontanato, accusato di minacce e stalking proprio nei confronti della proprietaria del cane e di una sua amica. Ammazzare l'animale sarebbe stata una ritorsione messa in atto a seguito della testimonianza delle donne in un’inchiesta. L’uomo è stato condotto in carcere per l’evasione e denunciato per violazione di domicilio e uccisione di animale.
"Chi è crudele con gli animali rappresenta un pericolo per tutta la società - afferma Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection -. Questo caso rappresenta alla perfezione questo assioma che ormai è comprovato da una vastissima letteratura scientifica. Quest’uomo aveva già compiuto atti persecutori nei confronti di diverse persone se l’è presa con un povero cane, che ovviamente non aveva nessuna responsabilità né colpa".
"Come sempre in questi casi - evidenzia - ci siamo attivati per la denuncia per questo ennesimo atto di violenza gratuita su una creatura indifesa. Stiamo cercando anche di metterci in contatto con la proprietaria per offrirle il nostro supporto. Considerando che l’uomo risulta già denunciato per altri reati, confidiamo che questa volta le pene si sommino e finalmente si riesca a ottenere una vera condanna nei confronti di questo assassino. In ogni caso ci costituiremo parte civile per avere voce in capitolo nel processo".
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