Giorni di interrogatori, con i familiari messi sotto torchio.
E ora l'imprenditore Andrea Cieri, è indagato per l’omicidio della moglie, Lorena Paolini, 53 anni, morta, lo scorso 18 agosto, nella propria abitazione di contrada Casoni ad Ortona (Ch). A dare l’allarme era stato proprio il coniuge che, rientrando dopo il lavoro, intorno alle 12.30, aveva trovato la moglie in fin di vita, distesa sul divano. In un'altra stanza c'era anche una figlia. E c'era il ferro da stiro acceso.
L’uomo, impresario di pompe funebri assieme al fratello, aveva chiamato i soccorritori. Inutili i tentativi di rianimare la donna da parte dei sanitari del 118. Inizialmente si era pensato ad un infarto fulminante, poi sono stati notati strani segni sul collo della vittima e sono stati allertati i carabinieri della compagnia di Ortona (Ch) che stanno effettuando le indagini.
La casa, una trifamiliare, è ora sotto sequestro. Ed è stata passata al setaccio dalla Scientifica.
Il marito è accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo coniugale. E' stato sentito oggi in Procura a Chieti, alla presenza del proprio difensore, Magda De Gregorio. “Ha risposto alle domande, il contenuto non lo posso dire, è stato comunque collaborativo”, ha dichiarato il magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Giuseppe Falasca. L’interrogatorio è terminato poco dopo le 13. In mattinata a palazzo di giustizia è arrivato anche il medico legale, Cristian D'Ovidio, che aveva già effettuato una prima ispezione cadaverica il giorno della tragedia. L’autopsia è prevista per domani, 22 agosto.
Il fascicolo era stato aperto inizialmente a carico di ignoti. Dopo una duplice giornata di interrogatori durante i quali sono stati ascoltati i parenti della donna, gli accertamenti hanno preso una direzione precisa. L’autopsia servirà anche per individuare che cosa ha lasciato i segni sospetti sul collo di Paolini. 22 ago. 2024
@RIPRODUZIONE VIETATA
Nella foto la vittima