Lo uccidono e lo lasciano morto in auto davanti a casa. Angelo Marcucci, di Atessa, trovato col cranio fracassato

Atessa (Chieti) 11 gen. 09 - E' stato ucciso e lasciato in auto davanti a casa.

Un giovane di Atessa (Ch), di 26 anni, titolare, assieme al fratello del Bar Jolly in piazza Garibaldi ad Atessa, è stato ammazzato la scorsa notte. La vittima è Angelo Marcucci. Il barista è stato ucciso con un colpo alla testa che gli ha provocato un taglio di 16 centimetri e che gli ha sfondato il cranio, causando un'emorragia cerebrale e la morte quasi istantanea.

Gli aggressori lo hanno poi caricato nella sua auto - una Fiat 500 nuovo tipo - e lo hanno riportato a casa: lo hanno lasciato qui, in macchina, davanti alla gradinata d'ingresso della villetta, in località Piazzano di Atessa. A scoprire la tragedia è stato il padre della vittima che, questa mattina, poco dopo le 8, uscendo, ha visto il ragazzo con la testa fracassata, sul sedile anteriore della 500 - lato passeggero - con il capo appoggiato al finestrino e che gocciolava sangue.

A terra sul pavimento c'era già una pozza di sangue. Il padre si è messo in macchina - dove erano state lasciate le chiavi e, d'istinto, nel tentativo di salvare il figlio, si è avviato verso il Pronto soccorso di Atessa. Ma una volta arrivato i medici gli hanno detto che non c'era più niente da fare e che il decesso era avvenuto già alcune ore prima. Indagano i carabinieri di Atessa e la Procura di Lanciano. Il procuratore, Tullio Moffa (nella foto), ha disposto l'autopsia, che si terrà domattina a Lanciano.

Comunque è già stata effettuata una prima ricognizione cadaverica esterna avvenuta all'obitorio di Atessa ed eseguita dal medico legale Ivan Melasecca. Le forze dell'ordine stanno sentendo gli amici della vittima, che nella notte, dopo aver chiuso il proprio locale, era stato in discoteca a Lanciano a ballare con un amico, che è stato interrogato. Questo ha detto di averlo riaccompagnato a casa che era ancora vivo: ma sulle sue dichiarazioni ci saranno verifiche. Inoltre all'attenzione degli investigatori una lite che sarebbe successa al bar della vittima poco prima della chiusura, intorno all'una. Un parapiglia con altri giovani: alcuni sono stati già portati in caserma per essere ascoltati. Altri, invece, debbono ancora essere rintracciati.  24 dic. 2020

Serena Giannico

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