Lanciano. Rischia di soffocare con il cibo: a scuola arriva l'assistenza

Felicità. E gratitudine. Finalmente. “Siamo felici che tutto si sia risolto per il meglio. Oltretutto il bambino oggi ha mangiato anche con più appetito, insieme ai compagni e alla giovane operatrice socio-sanitaria (oss), che ci è sembrata molto attenta e disponibile” racconta oggi la nonna del bimbo di Lanciano (Ch) che da settimane attendeva l’assistenza durante i pasti per via di diverse problematiche relative al suo stato di salute. Era infatti nato con la sindrome di Vactrel (un'associazione di difetti congeniti, caratterizzati tipicamente da almeno tre dei seguenti segni: difetti vertebrali, atresia anale, cardiopatie, fistola tracheo-esofagea, anomalie renali e degli arti - ndr) ed aveva subito diversi interventi per migliorare il suo stato di salute. A causa di un restringimento dell’esofago rischia di soffocare durante la deglutizione.

La vicenda nelle scorse settimane (LEGGI QUI) era stata denunciata dalla madre del bambino Marta M., 33 anni e dalla nonna Albina L. a causa dei ritardi nella nomina e relativa presenza di un assistente alimentare nella scuola materna frequentata dal bambino (nel plesso scolastico di “Principe di Piemonte” a Lanciano).

Il bambino, che compirà 3 anni a gennaio prossimo, nell’ora dei pasti era costretto a mangiare a parte, lontano dai suoi amichetti perché, in assenza dell’assistente, era la madre o la nonna ad andare a scuola e aiutarlo a mangiare per sorvegliarlo.

Da una settimana è la vicenda è “una storia a lieto fine” perché l’intervento della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, pur tardivo rispetto alle scadenze scolastiche e le esigenze del bambino, c’è stato. “E pensare” - dichiara ancora Albina L. che “stavamo perdendo le speranze”. Quindi “ringraziamo la redazione, che ha segnalato il caso, e tutte le persone che ci hanno dimostrato solidarietà e anche le istituzioni, che alla fine si sono attivate”.

Per quel “cucciolo d’uomo” che all’ora di pranzo ora impazzisce di gioia con i suoi amichetti c’è, in futuro, l’appuntamento con i medici di diversi ospedali per ulteriori interventi. E tutti fanno il tifo per lui.

ALESSANDRO DI MATTEO

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