Il boato è stato stamattina, intorno alle 11.30, e all'improvviso, all'interno del negozio di moda "Josephine", a Lanciano (Ch), lungo corso Trento e Trieste, nel cuore della città, si è aperta una voragine.
"Il pavimento del piano inferiore della rivendita di abbigliamento, quello interrato, - spiega il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici di Lanciano, Giacinto Verna, - è sprofondato generando un "cratere" di circa cinque metri di larghezza e di 6-7 di profondità". Un buco enorme, preceduto da forti rumori e da due botti, tipo esplosioni. Per fortuna, in quel momento, nel vano, dove sono sistemati scaffali con la merce, manichini, attaccapanni e una parte del magazzino, non c'era nessuno: le commesse erano al lavoro al piano superiore. I locali appartengono a Gherlanda Catenaro; quelli a fianco, invece, anch'essi interessati dal pericolo smottamento e nei quali c'è la rivendita di abbigliamento "Martelli", sono di proprietà della famiglia dell'ex sindaco Filippo Paolini.
Sul posto i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri e i vigili urbani, gli amministratori comunali di Lanciano assieme ai tecnici, all'ingegner Fausto Boccabella e all'architetto Aldo Carosella. "Sono in atto verifiche - aggiunge Verna - per capire che cosa sia accaduto. Per fortuna non ci sono state vittime. Assieme ai vigili del fuoco saranno effettuati sondaggi, carotaggi, perizie e videoriprese per accertare la causa". La frana ha interessato storici terreni di riporto che insistono in tutta la zona e che potrebbero essere stati lentamente erosi: luoghi nei quali una volta correva un fiume che venne interrato.
