Lanciano. Scuola di Marcianese devastata: polizia scova e denuncia tre minorenni
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Hanno devastato la scuola primaria di Marcianese a Lanciano (Ch) la sera del 4 dicembre scorso. Ora tre minorenni di Lanciano, che hanno 14, 15 e 16 anni, sono stati denunciati, dalla polizia, alla Procura dei minori dell'Aquila, per danneggiamento aggravato. La baby gang avrebbe distrutto arredi e messo a soqquadro il plesso scolastico semplicemente... "per noia o per divertimento", come conferma la dirigente del commissariato di Lanciano, il vice questore Lucia Vittoria D'Agostino, che ha coordinato le indagini e che definisce l'accaduto "un fatto inquietante".

I tre autori dello scempio hanno preso di mira l’aula della 4 A, la prima che si trova all’ingresso. Indenni tutte le altre e altri locali della struttura. Sono entrati nella struttura  da una finestra laterale. Hanno scardinato, dal muro, la classica lavagna dei gessetti, poi ancora la lim (lavagna interattiva multimediale - ndr). Hanno sganciato gli attaccapanni e li hanno lanciati contro la porta vetrata di ingresso, squarciando il vetro. Poi banchi e sedie gettati dappertutto nell’androne di ingresso. Sventrato anche l’armadietto nell’aula. Fotocopiatrice resa inutilizzabile. Prelevato il barattolo di colla da un chilo, riversata sull’intera aula. Gli estintori lanciati a piacere nel corridoio, quaderni e libri (di bambini di 9 anni…!) dappertutto. Gli arredi e il materiale didattico sono stati distrutti: una scena da far-west. Neppure presepe e addobbi di Natale sono stati risparmiati. 
Pur dotato di sistema d’allarme, questo non è scattato. La settimana precedente c'era stato un altro raid, con muri imbrattati da vernice spray color oro. 

Sul posto quella sera, su segnalazione di cittadini che sentivano "rumori provenienti dall'interno della scuola", sono giunti carabinieri e polizia: quest'ultima ha seguito il caso. All'arrivo della Volante "gli autori di tale episodio si erano già dileguati nelle campagne circostanti". E' stato effettuato, dagli esperti della Scientifica, un accurato sopralluogo tecnico che ha portato all'acquisizione di "elementi utili" alle indagini. Nei giorni successivi ci sono stati altri sopralluoghi che hanno portato all'identificazione dei minorenni nelle cui abitazioni, all'alba di oggi, sono scattate le perquisizioni. "Ed è stato trovato materiale interessante", spiega ancora la polizia. Naturalmente i genitori dei ragazzi non sapevano nulla fino all'irruzione degli agenti in casa. 

"E' importante - riprende la dirigente del commissariato - il concetto di sicurezza partecipata, con la collaborazione tra forze dell'ordine e cittadini". 


10 dicembre 2018

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