Lanciano. Rapina in villa: si valutano altri cinque casi violenti, ecco quali. Un unico commando? Quella frase dei banditi ai coniugi Martelli
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C'è un nesso tra le sei violente rapine messe a segno ultimamente in provincia di Chieti? I banditi sono gli stessi? Sono a queste domande che stanno cercando di dare una risposta gli investigatori e la Procura di Lanciano, al lavoro sulla violenta rapina messa a segno il 23 settembre, ossia domenica scorsa, a Lanciano (Ch), nella villa del medico Carlo Martelli e di sua moglie Niva Bazzan, entrambi di 69 anni. La pista, anche se per ora non ci sono riscontri concreti, potrebbe essere quella di un unico commando, di italiani e stranieri, la cui firma sarebbero mutilazioni e pestaggi. Al momento non c'è un fascicolo unico di inchiesta, né l'accorpamento delle indagini. Mentre dell'aggressione ai Martelli si occupa la polizia, gli altri casi sono nelle mani dei carabinieri del provinciale di Chieti che stanno facendo accertamenti sui cinque precedenti assalti, senza aver finora individuato colpevoli. Troppo presto, ma sembra che ci si stia muovendo proprio in  direzione dell'accorpamento delle indagini sulle varie rapine e lo dimostra l'arrivo degli stessi carabinieri, per la prima volta, oggi, nel vertice tenuto in Procura a Lanciano. 

E' la barbarie dei malviventi, la presenza sicura di un pugliese e le modalità d'azione simili che tra l'altro fanno dire ai coniugi Delle Vigne, di Mozzagrogna (Ch), i primi ad essere colpiti un anno fa, "sono gli stessi, siamo sicuri. Anche se abbiamo visto solo occhi dietro un cappuccio e sentito voci, tutto combacia: il capo forse è un pugliese, e gli altri sono dell'Est Europa". 
Anche il commerciante Domenico Iezzi, di San Vito Chietino, che in un'altra rapina è stato mutilato col taglio di un dito, dichiara: "Uno aveva l'accento pugliese". L'imprenditore Carlo Iubatti fu invece selvaggiamente picchiato a Guardiagrele (Ch). I suoi familiari affermano: "La ferocia di queste rapine sembra la stessa usata contro di noi". 

"Per il momento, noi stiamo valutando e agendo sull'ultima rapina, quella ai coniugi Martelli, e quello che ci interessa è il fatto successo sabato notte: se ci sarà la necessità, la possibilità di andare indietro nel tempo, poi lo faremo. Però per il momento noi siamo concentrati sulla rapina alla famiglia Martelli - sottolinea il questore di Chieti, Ruggiero Borzacchiello -. Poi - riflette - se nel corso dell'attività investigativa dovessero emergere situazioni che possono far risalire a rapine pregresse, questo sarà vagliato. Ogni episodio ha una storia a sé". Di certo fa riflettere la frase detta dai banditi a Carlo Martelli prima di darsi alla fuga: "Dotto' se in futuro mettete la cassaforte fateci sapere, ché noi siamo sempre in giro...". 

Ma quali le precedenti rapine passate al setaccio? L'ultimo sanguinoso colpo lo scorso 4 agosto a Paglieta  (Ch) dove, durante una tentata rapina in casa, è stato selvaggiamente picchiato in testa, con alcune torce, Andrea Cimini, 33 anni. Il giovane ha riportato la frattura del naso e numerose contusioni. Il 24 aprile scorso a Monte Marcone di Atessa (Ch) il 55enne Augusto Caporale, titolare di un’agenzia di pratiche auto, è stato rapinato di 600 euro e percosso con cacciaviti e tirapugni, mentre si accingeva a chiudere l’ufficio. In azione tre criminali mascherati. E' stato ricoverato in ospedale con un braccio fratturato, ematomi e costole incrinate. Un mese prima, il 26 marzo, a San Vito  (Ch) è stato mutilato un negoziante di generi alimentari e tabacchi, Domenico Iezzi: il 73enne è stato pestato a sangue, senza pietà, fino ad essere abbandonato a terra esanime col volto tumefatto. Uno dei 4  malviventi gli ha tagliato poi con un coltello da salumeria l’indice della mano destra; il bottino è stato di 15mila euro tra contanti e stecche di sigarette. Il 3 ottobre 2017 a Guardiagrele  (Ch) ancora un blitz in villa, stavolta contro la famiglia dell’imprenditore del settore carni Carlo Iubatti, sequestrato e ridotto a una maschera di sangue insieme alla moglie. Infine, il 5 settembre 2017, l’assalto notturno a Santa Maria Imbaro contro un noto commercianti di ferramenta, Massimiliano Delle Vigne e sua moglie, attesi in giardino da cinque banditi che, dopo le botte, sono fuggiti con l’incasso giornaliero e le loro carte di credito: in questo caso la vittima se l'è cavata con cinque punti di sutura alla testa 

Per quanto riguarda la rapina ai Martelli, non viene esclusa né la pista della gang in trasferta, né di una banda dell'Est. Al vaglio delle forze dell'ordine, i filmati di 30 telecamere distinte di Lanciano, sia piazzate dal Comune che da privati: in alcune immagini sono ritratti un'auto sospetta, e due sagome, di cui si scorgono i volti di possibili banditi. Si attendono anche gli esami su resti di sigarette per estrarre il dna. "Dai primi accertamenti - afferma Borzacchiello - risultano 4 prelievi a un bancomat per un ammontare di circa 1.700-1.800 euro totali. Sui filmati di due individui ripresi dalle telecamere non c'è certezza sulle loro facce. Si stanno ancora visionando i video anche da parte di uomini dello Sco. E' un'attività che  necessita dei suoi tempi e di riserbo. Poi tireremo le somme. Che qui ci siano infiltrazioni della criminalità organizzato e non, ripeto non, vuol dire che questo territorio, facilmente raggiungibile, è appetibile per malavita". 
"Ora - continua - bisogna individuare i responsabili di quest'ultimo episodio che è stata di una violenza inusuale e gratuita, dove due cittadini inermi non potevano offrire alcuna resistenza. Lo dobbiamo per le vittime e la collettività. I servizi sul territorio, anche con posti di blocco, da ieri sono più massicci anche con carabinieri e finanza per arrivare il prima possibile alla soluzione. La preoccupazione dei cittadini è legata alla percezione della sicurezza; bisogna stare tranquilli". 

Il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, intanto oggi, a Chieti, ha incontrato il prefetto Antonio Corona e il questore. "Ho rappresentato ad entrambi - spiega - la grande preoccupazione della popolazione per l'inaudita efferatezza con cui sono stati aggrediti i coniugi Martelli e al contempo ho espresso loro la totale fiducia nelle indagini in corso affinché assicurino nel più breve tempo possibile i responsabili alla giustizia. Ho avuto ampie rassicurazioni". 

E migliorano le condizioni di salute dei coniugi Martelli, ricoverati all'ospedale di Lanciano. Lui, che si trova in Chirurgia, è stato oggi sottoposto a Tac e a risonanza magnetica, soprattutto per il trauma cervicale, ma non ci sono complicazioni. Lei invece è stata portata al policlinico di Chieti, per una coronarografia, dato che si sospettava un infarto, ora escluso.
Martelli e la moglie hanno ricevuto in ospedale la visita del questore di Chieti  Borzacchiello e di Alfredo Fabbrocini, della Direzione centrale anticrimine dello Sco -Servizio centrale operativo della polizia. Domattina in ospedale arriverà il prefetto di Chieti, Antonio Corona.
25 settembre 2018

Nella foto in basso il questore di Chieti Borzacchiello e Fabbrocini, dello Sco, oggi in ospedale, in visita ai coniugi Martelli. In alto Niva Bazzan, a cui è stato tagliato l'orecchio destro. Foto di Andrea Franco Colacioppo e Serena Giannico

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