Lanciano. Rapina in villa: ecco chi sono i tre romeni fermati. 'Sono gli stessi autori dei furti in bar e tabaccherie'
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Non solo il colpo sanguinoso in villa; sarebbero anche gli autori dei furti messi a segno negli ultimi tempi, a Lanciano e in Val di Sangro (Ch), in tabaccherie e bar. Sono i fratelli Costantin Aurel Turlica, 22 anni e Ion Cosmin Turlica, di 20  e il loro cugino Aurel Ruset, di 25, i tre romeni sottoposti oggi a fermo per la cruenta rapina ai danni dei coniugi Martelli, a Lanciano, poco prima dell'alba di domenica scorsa. Lui pestato, lei mutilata, in quanto le è stato tagliato un orecchio. I nomi degli indagati sono stati resi noti in serata dalla Procura della Repubblica di Lanciano, secondo cui a loro carico "sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza". "Le indagini - si legge in una nota della magistratura - hanno consentito in pochissimi giorni di acquisire elementi di reità nei confronti dei cittadini stranieri per i reati di rapina, sequestro di persona, lesioni gravissime, porto d'arma; i predetti erano già monitorati per ipotesi investigative relative a reati contro il patrimonio". Appunto per i furti di "Gratta e vinci" in almeno sei tabacchierie e bar della zona. Nella notte le forze dell'ordine, polizia e carabinieri insieme, "già sulle tracce dei malviventi, ritenendo concreto il possibile allontanamento degli stessi dal territorio nazionale" hanno deciso di accelerare le operazioni. E' stata accertata "l'effettiva determinazione" dei tre "di darsi alla fuga in Paese estero e di comporre definitivamente il quadro probatorio con gli ulteriori tasselli necessari. Tale risultato - afferma la Procura - è il frutto del patrimonio informativo delle forze dell'ordine e dalla nuova impostazione investigativa con cui si affrontano le investigazioni. Le indagini tuttora in corso prevedono ulteriori sviluppi". Erano i carabinieri a "seguire", da un po', la gang, tramite gps. La scorsa notte l'accerchiamento. Il gruppetto di malviventi, mentre tentava la fuga, è finito  con la Golf, arrivata da Francavilla al Mare e ora sequestrata, contro un guard rail in contrada Madonna del Carmine a Lanciano. Pare che in macchina sembra ci fosse anche una donna. Un quarto sarebbe inoltre sfuggito alla cattura.

I romeni, sono stati bloccati, tre giorni dopo l'assalto alla villa dei coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, pestati. Stavano cercando di sparire, probabilmente alla volta della Romania, avevano 3.400 euro; un terzo uomo è stato raggiunto in un palazzo del centro di Lanciano, a corso Roma, dove poi è arrivata poi la Scientifica da Ancona per analizzare guanti e cappucci. Solo nel pomeriggio tra gli insulti della folla, che lo apostrofato con "bastardo, delinquente... Mostrateci la faccia...", superprotetto da agenti e militari, è stato condotto in commissariato, dove c'erano già i complici.

"La notizia degli arresti mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità.  Adesso desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l'ha sempre caratterizzata", ha commentato Carlo Martelli, chirurgo cardiovascolare e fondatore a Lanciano della sezione Anffas, l'Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità, che è stato dimesso dall'ospedale nel pomeriggio. Il dottore ha anche invitato ora a spegnere i riflettori su di lui, dopo la testimonianza per "dovere di cittadino". "Io li perdono perché questo mi aiuterà a recuperare serenità, ma lo Stato non deve perdonarli",  ha detto invece la moglie Niva Bazzan, mutilata nell'assalto armato.

I tre romeni sono giovanissimi; uno risiede a Lanciano, gli altri erano arrivati alcuni giorni fa uno da Padova, l'altro da Parigi. Lo ha reso noto il legale assegnato loro d'ufficio, l'avvocato Domenico Russo di Lanciano, il quale all'uscita dal commissariato ha dichiarato: "I miei assistiti si sono detti sorpresi dell'arresto". Il legale ha confermato che durante la perquisizione nella casa di Lanciano dove uno dei tre è stato interrogato sono stati sequestrati alcuni oggetti di uso comune. "Non conosco gli atti, non ho contezza se ci sono elementi chiari in merito al loro coinvolgimento nella vicenda. Loro si dichiarano estranei all'accaduto".  

Sui social ringraziano le forze dell'ordine il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che su Twitter afferma "queste bestie devono marcire in galera! #tolleranzazero", e il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che su Facebook aggiunge: "Ora è compito della magistratura far sì che questi criminali restino in galera e che il lavoro delle forze dell'ordine non sia stato vano: chiediamo certezza della pena e tolleranza zero". E il responsabile Giustizia di Fratelli d'Italia, Edmondo Cirielli, auspica che i tre romeni "siano rispediti nella loro Nazione al più presto per scontare la pena e non siano gli italiani a dover pagare la detenzione".  
26 settembre 2018

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