Lanciano. Rapina in villa. Catturato anche il quarto romeno. Tradito da un orologio. 'Preso il tagliatore d'orecchie'
GUARDA LE FOTO
Tradito da un orologio che cercava di vendere. E' stato preso il quarto componente della banda che domenica scorsa, a Lanciano (Ch), ha assalito e rapinato, nella propria villa di contrada Carminello, i coniugi Martelli. Il giovane, di 26 anni, romeno, è stato arrestato dagli uomini dello Sco e della squadra mobile a Caserta. Nella rete delle forze dell'ordine, quindi, anche Alexandru Bogadan Colteanu (foto in alto), nato nel maggio ‘92, già ricercato e con provvedimenti pendenti. Gli uomini del commissariato di Lanciano ora sono nella casa del medico, Carlo Martelli e di sua moglie, Niva Bazzan, per sottoporre al dottore le foto segnaletiche dell'indagato, quello che è considerato il capo della banda di malviventi, per un eventuale riconoscimento.

Gli saranno mostrate anche le immagini dell'orologio, per accertare che sia effettivamente il loro. Stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine, il romeno stava tentando di piazzare ad alcuni ricettatori, per ricavarne un po' di denaro, uno degli orologi rubati durante la sanguinosa rapina. Così, però. si è cacciato in trappola. "Preso anche il quarto rapinatore straniero infame, pare il tagliatore di orecchie, bene!", scrive su Twitter il ministro degli Interni Matteo Salvini.
Gli altri membri della gang (foto in basso), presi ieri, sono i fratelli Costantin Aurel Turlica, 22 anni e Ion Cosmin Turlica, di 20  e il loro cugino Aurel Ruset, di 25, rinchiusi nel supercarcere di Lanciano.Sono accusati di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma.

Tutti e quattro gli indagati stazionavano da tempo in città. Una sorpresa,  questa, anche per gli investigatori. Operai edili e giardinieri col vizietto dei furti e delle rapine. La roncola che ha reciso il padiglione auricolare della Bazzan era lunga tra i 12-15 centimetri ed è stata presa dai ladri nella casa della coppia, nella cantinetta. I Martelli legati mani e piedi e imbavagliati, picchiati e gettati a terra. Svegliati a pugni e a sberle. Derubati di un’anello d’oro e di un orologio, quello che il capo banda stava cercando di far comprare in Campania. Dalle loroc arte di credito Bnl e dal bancomat Fideuram sono stati prelevati 1.990 euro. “Questo il valore delle loro vite”, evidenzia Alfredo Fabbrocini, dirigente dello Sco di Roma. La cattura dei romeni è stata il frutto della collaborazione tra carabinieri e polizia.

Carabinieri già alle costole della banda per sei furti ai bar-tabacchi  nella zona frentana e in Val di Sangro e auto usata dai 4 sotto controllo del gps. "Il fermo, ad un certo punto, si è reso necessario perché si stavano dando alla fuga. Avevano abbandonato l’abitazione e si stavano allontanando con le valigie ed effetti personali. Un lavoro svolto in 4 giorni con assidua collaborazione tra polizia e carabinieri". Per il colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, affiancato dal maggiore Marcello D’Alesio e il capitano Vincenzo Orlando: "L’indagine è il frutto del controllo territoriale". Per il direttore dello Sco di Roma Alessandro Giuliano: "Il fenomeno criminale è stato affrontato con approccio multidisciplinare e prevenzione sicurezza. Il cittadino non deve girarsi dall’altra parte, nè difendersi da solo, ma collaborare". Occhi di falco sul caso sono stati la dirigente della Mobile di Chieti Miriam D’Anastasio e il tenente Massimo Canale del Norm di Lanciano. Gruppo criminale battuto dalle telecamere, controlli gps sulle auto utilizzate e dalle tracce di sangue trovate in casa Martelli e su una maglietta. Il questore Ruggiero Borzacchiello sottolinea: "E' stata la fiducia ai cittadini".  

@RIPRODUZIONE VIETATA
totale visualizzazioni: 10258

Condividi l'Articolo