Lanciano. Migliaia di multe mai notificate agli automobilisti: indaga la Corte dei conti

Contravvenzioni elevate ma finite probabilmente al macero, senza che siano state mai notificate agli automobilisti dalla concessionaria di riscossione Mazal srl, con danno patrimoniale al Comune di Lanciano (Ch) per quasi 100 mila euro.

Sul caso la Procura della Corte dei conti d’Abruzzo ha citato in giudizio la Mazal Global Solutions, con sede a Milano, e il legale rappresentante, nello specifico il commissario straordinario Bruno Inzitari, 70 anni, nominato dal tribunale di Miliano, dinanzi al quale Mazal ha contenziosi giudiziari. E non solo lì. Secondo l’ istruttoria, tra il 9 gennaio e il 28 aprile 2016 non sono state notificate 1.018 multe,  vanificando l’oneroso impegno profuso dagli agenti di polizia municipale, coordinati dal maggiore Guglielmo Levante.  Con le mancate notifiche spariti anche 41 punti patente. La Procura parla anche di danno da disservizio... "conseguente alla vanificazione della deterrenza, costituita dalla penalizzazione sull’autorizzazione alla guida che la perdita dei punti mira a realizzare per ottenere dai conducenti comportamenti virtuosi nella circolazione stradale". 

Campanello d’allarme che scatta quando ci si accorge dei primi 500 atti non perfezionati per 22.700 euro. La polizia municipale, competente ma pure responsabile in materia, si attiva e segnala il caso sia al sindaco Mario Pupillo che alla Corte dei Conti che apre il procedimento e affida l’incarico di indagare alla stessa Municipale di Lanciano. Vengono sentite persone informate sui fatti e viene passata in rassegna l’intera gestione computerizzata delle multe, ricostruendo, per quanto possibile, l’intera vicenda sui danni per ora stimati in 97 mila e 147 euro di mancato introito. Da capire quante altre notifiche non hanno raggiunto i trasgressori o sono stati cestinati, sapendo già che di altre 314 multe non si hanno notizie di spedizione e non potrebbero mai formare titolo esecutivo per la riscossione coatta.

Tutto accade poco dopo che Mazal subentra all’Aipa Spa, precedente gestore del servizio di Pubbliche affissioni, riscossione delle entrate comunali, trattamento informatizzato e riscossione multe ai trasgressori del Codice della strada e gestioni parcheggi a pagamento. La magistratura rileva pure la non persistente buona gestione e garanzia del corretto operato di Mazal con rischi reali di blocco totale delle attività, specie per la gestione Ztl, con grave nocumento per il Comune.

Nel 2017 la società ha chiesto anche una proroga della convezione, che il Comune era pronto a far decadere, e l’accordo di un nuovo contratto. Alla fine proposta accettata ma non si è giunti alla stipula. Nel giudizio la Procura contabile ha tratto convincimento che "le condotte di Mazal, tramite vari amministratori avvicendatisi nel periodo interessato, hanno provocato un ingiusto pregiudizio alle finanze del Comune, avendo determinato le condizioni per le quali non potesse giungere alla riscossione di entrate proprie connesse all’irrogazione di sanzioni amministrative".

Walter Berghella

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