Lanciano. Maltratta la compagna, scatta il divieto avvicinarla

Manesco e geloso aveva già lungamente reso la vita impossibile alla compagna al punto che lei era stata costretta a cacciarlo di casa ad agosto scorso. La vittima aveva già presentato più di una denuncia contro I.M. A., 24 anni, per via di una sistematica serie di condotte offensive e violente. La coppia, di Lanciano (Ch), si era poi ricomposta perché lui ha chiesto scusa facendole credere che sarebbe cambiato. 

Nulla di più falso. Ha ricominciato a perseguitarla ed ora, alla vigilia di Natale, ha ricevuto dal giudice Massimo Canosa un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla donna. Il procuratore Mirvana di Serio lo accusa di maltrattamenti in famiglia, aggravato dalla circostanza che i soprusi sono avvenuti anche alla presenza della figlia minorenne che la vittima ha avuto da un precedente matrimonio. 

L’anno si chiude quindi con un altro caso di violenza contro le donne. I fatti di maggiore allarme sociale sono stati i due femminicidi commessi a Casoli (Ch) con Damiana Cesina Bambina, strangolata dal figlio Francesco Rotunno, e l’altrettanto orribile morte della donna inglese Michele Faiers accoltellata dal convivente e connazionale Michael Whitbread.

Nel report 2023 inviato due mesi fa dal procuratore Di Serio alla Corte d’Appello dell’Aquila per la prossima apertura dell’anno giudiziario 2024, è stato sottolineato che nel corso dell’anno sono stati definiti 78 procedimenti, diversi archiviati. Nell’anno in esame, per i reati a tutela delle fasce deboli, sono state applicate 20 misure cautelari personali e 16 divieti di avvicinamento ed allontanamenti da casa.  La Procura da anni usa il pugno duro contro le violenze di genere. Come in questo ultimo caso, allorquando ha indagato la polizia frentana, coordinata dal vice questore Miriam D’Anastasio. 

Dopo che i due si erano rimessi insieme ecco le nuove prevaricazioni dell’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Falconio. Il divieto di avvicinamento è stato chiesto in quanto l’uomo "non è in grado di mantenere una relazione sana ed equilibrata con la propria compagna, dalla quale deve essere definitivamente allontanato con inibizione a qualsiasi contatto, a tutela della tranquillità e della incolumità della donna".

Racconti e denunce inoltrate, secondo la Procura, trovano riscontro nella deposizione fatta dalla madre di lei, avendo assistito a recenti episodi di maltrattamenti. Per l’ufficio inquirente l’uomo "non ha alcuna capacità di rapportarsi costruttivamente con la compagna" e i suoi "scatti di ira, pure con l’uso di alcool, anziché essere motivati o determinati da litigi occasionali, rappresentano la condotta usuale e caratterizzante il proprio comportamento contro la persona offesa, le cui esigenze non sono tenute minimamente in considerazione". Vittima che ha subito soprusi, controlli e pressioni sui propri spostamenti e non poteva parlare con altri. Se l’indagato viola il divieto di avvicinamento rischia di finire in carcere. 29 dic. 2023

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