Sono 300 mila euro i crediti vantati dal Comune di Lanciano (Ch) nei confronti della fallita società Wellness, che ha gestito per 30 anni le piscine "Le Gemelle" nel quartiere Santa Rita. La srl è stata chiarata fallita dal tribunale di Lanciano lo scorso 19 novembre
Nell’udienza per la verifica dello stato passivo fissata all’11 marzo prossimo il Comune si presenterà come creditore privilegiato. Così ha deciso la Giunta di Mario Pupillo. Presentata in tal modo l’insinuazione nel passivo alla sezione fallimentare, giudice Massimo Canosa. A rappresentare sarà l’Avvocatura comunale con i legali Antonella Fantini, Emanuele Laudadio e Marcella Marino. Attraverso l’insinuazione al passivo fallimentare della Wellness si cerca di recuperare la somma relativa agli avvisi di accertamento tributi, nello specifico Tari e Imu.
La Wellness aveva il diritto reale di godimento, come fosse proprietario del parco acquatico, 22 mila metri quadri, e doveva pagare i tributi. Poi nel conto c’ è pure la sanzione di 5 mila euro comminata ad aprile 2019 per violazione della convenzione. Fu periodo nero quello della primavera di 2 anni fa con "Le Gemelle" sigillate persino con i lucchetti e con gli stacchi delle utenze di acqua, luce e gas. Multa legata sia alla mancata garanzia dei lavoratori, 40 istruttori erano senza stipendio da tre mesi, sia perché non si è garantita l’attività ai cittadini; dunque inadempienza contrattuale sulla gestione della struttura.
Accettato e poi rifiutato il concordato preventivo, non onorato a novembre neppure l’iniziale promessa di dare un congruo anticipo ai creditori, la Wellness srl è successivamente crollata sotto il peso di milioni di euro, con istanza di fallimento partita da Banca Intesa San Paolo che da sola vanta quasi 2,5 milioni di crediti. Con Wellness il Comune di Lanciano aveva stipulato nel 2028 una convenzione di project financing e ha avuto negli ultimi 2 anni tutto l’interesse a tutelare le attività socio - sportive.
"Le Gemelle" hanno patito un lungo periodo di problemi con un continuo divenire di aperture e chiusure dell’impianto, pure per colpa del Dpcm sul Covid. Da un mese il curatore fallimentare, il commercialista Andrea Colantonio, ha affidato la gestione provvisoria della struttura, in attesa di un nuovo bando, alla società Lanciano Nuoto S.D., costituita da Antonio Carbone, presidente, e dai responsabili area agonistica e acqua Matteo Costantini e Arianna Di Francesco. 20 feb. 2021
Walter Berghella
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