Fine cena con violenta aggressione per due dipendenti dell’ufficio Anagrafe del Comune di Lanciano (Ch) che, tre notti fa, dopo aver mangiato in un ristorante di Via dei Frentani, hanno incrociato due sconosciuti attaccabrighe.
I dipendenti municipali, entrambi molto conosciuti, U. Ca. e T. Di Ca., dopo aver lasciato il locale, si stavano recando verso il parcheggio di piazza della Pietrosa-D'Amico per riprendere la macchina e dirigersi a casa.
In via monsignor Tesauri, all'altezza della Banca popolare di Puglia e Basilicata, sono incappati in un giovane, circa 20-25 anni, di un metro e 70-75 centimetri, con doppio cappuccio in testa, e nella sua ragazza, più o meno di 18 anni. Prima hanno sentito schiamazzi, poi hanno notato la coppietta, con lei in mano due bottiglie di liquore, di Martini.
I due colleghi stavano chiacchierando e scherzando tra di loro. Quando, all'improvviso, il giovane ha chiesto loro, con tono minaccioso: "Cosa avete da ridere?"
"Noi - racconta U. Ca., uno dei dipendenti pubblici - l'abbiamo ignorato. Ma lui ha continuato a ripetere la stessa frase, fino a che il mio amico e collega , con tono pacato, gli ha spiegato che lui non c'entrava nulla, che stavamo parlando tra noi". Per tutta risposta, il giovane, evidentemente alterato e a caccia di lite, si è messo a correre verso di loro e si è scagliato contro T. Di Ca., che è riuscito a schivare la maggior parte della raffica di pugni che gli sono stati indirizzati contro. Ma qualcuno l'ha preso, soprattutto in testa.
A quel punto U. Ca. è intervenuto in sua difesa. Ha bloccato lo scalmanato, "tenendo ferme le braccia, facendo leva sotto le ascelle e premendo le mani sul collo", solo per immobilizzarlo, "senza fargli alcun male". Ma l'altro, nonostante la presa, è riuscito in parte a liberarsi e a tirare fuori, dalla tasca del piumino che indossava, un coltello a serramanico, puntandolo verso U. Ca. che ha scansato il capo, per evitare eventuali fendenti. Nel frattempo l'aggressore, che tentava di divincolarsi, urlava "Ti ammazzo... Ti ammazzo...", verso T. Di Ca.. Alla fine è stato scaraventato a terra, con l'arma ancora in pugno.
A quel punto la ragazza che lo accompagnava, e che fino a quel momento era rimasta spettatrice immobile e silente, è accorsa in suo aiuto: "Andiamocene, andiamocene - ha esortato -, prima che finisce male".
E si sono in fretta allontanati verso Piazza Memmo, verso il terminal bus, mentre i dipendenti comunali hanno allertato polizia e carabinieri. Questi ultimi sono giunti subito sul posto, con una pattuglia, e si sono messi poi alla ricerca della coppia. Sull'accaduto è stata pesentata denuncia in caserma. 14 dic. 2022
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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO