Un rogo, che potrebbe essere di origine dolosa, devasta l'area protetta di Punta Penna a Vasto (Ch), con le fiamme arrivate fino in spiaggia, che è stata evacuata.
Distrutta parte di una delle aree dunali e naturalistiche più belle d'Abruzzo e più celebrate d'Italia e d'Europa. L'incanto dei luoghi martoriato e incenerito, per circa dieci ettari. (GUARDA IL VIDEO)
L'incendio, alimentato dal vento bollente, si è sviluppato nel primo pomeriggio. Sul posto quattro squadre dei vigili del fuoco da Ortona, Vasto, quella boschiva e poi l'elicottero. In appoggio volontari e la Protezione civile.
"E' il più grande incendio della storia di Vasto - dice il sindaco Francesco Menna -. E' partito dalla strada ed è risalito lungo la riserva. E dalla zona delle navi - aggiunge - si è esteso verso Punta Aderci. Danneggiato un patrimonio di tutti, ma madre natura risorgerà più potente e amena di prima. Ci sono indagini in corso. Mi auguro che, se verrà accertato che ci sono stati inneschi, i colpevoli siano individuati al più presto dalle forze dell'ordine". Sul posto sono accorsi i rappresentanti di varie forze politiche. Di "paesaggio spettrale" parla il senatore pentastellato Gianluca Castaldi. L'assessore comunale Paola Cianci: "Assistiamo ad un delitto che colpisce quest'area protetta. Si stringe il cuore... Si tratta di luoghi partciolarmente amati, soprattutto dagli ambientalisti".
"In fumo un patrimonio unico per l'Abruzzo e non solo. Uno scenario apocalittico che mi ha spinto immediatamente a contattare il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, per chiedere un immediato intervento. Da quest'ultimo ho ottenuto l'impegno a calendarizzare nell'ordine del giorno del primo Consiglio in programma uno stanziamento di fondi per ripristinare immediatamente almeno le opere infrastrutturali della riserva". Così il consigliere regionale Pietro Smargiassi (M5S). "Siamo davanti ad un disastro immenso. Sono bruciate le dune, è bruciata la vegetazione, sono bruciate le passerelle in legno e le scale, la segnaletica e i pannelli informativi. È bruciato tutto. Purtroppo poco si è salvato... quasi nulla. Oggi c'è rabbia e dolore, ma da domani ci impegneremo affinché non si perda neanche un giorno per ridare a questo territorio la riserva con la sua inestimabile bellezza". 30 agosto 2020
Ha collaborato Stefano Suriani
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