E' morto a 22 anni, ucciso dal coronavirus. E' deceduto la scorsa notte all'ospedale di Pescara, dove era ricoverato.
Cesare Conte, 23 anni da compiere il prossimo 16 giugno, di Roccamorice (Pescara), che lavorava in una piccola azienda a Chieti Scalo, è ora la vittima più giovane del Covid-19 in Abruzzo.
Il ragazzo era in ospedale, per altre gravi patologie. Di recente aveva subito anche un intervento chirurgico. "Ed è lì - afferma il sindaco di Roccamorice, Alessandro D'Ascanio - che ha contratto l'infezione, come si è verificato pure per tutti gli altri casi avuti in paese". Il giovane ha sviluppato una terribile polmonite che non gli ha lasciato scampo. "Studioso, educato, tranquillo, carismatico": così lo ricordano in tanti. La musicala sua passione. In tanti lo chiamavano per animare con la sua consolle le feste di compleanno o per suonare il "du bott". "l cuore di un paese intero si è spezzato": scrivono sui social.
"Un grande dolore - prosegue il primo cittadino - e la benedizione della salma ci sarà il 14 maggio al cimitero". Cesare lascia il papà Alfonso, la mamma Katia e la sorella maggiore, Letizia.
Il totale degli infettati, in regione, è salito a quota 3.115. Otto, oggi, i contagiati: cinque alla Asl di Chieti, uno a Pescara, uno a Teramo e uno all'Aquila. Il numero dei dimessi, 1.567, supera quello dei pazienti attualmente positivi, che sono 1.548 (-61). I nuovi casi sono emersi dall'analisi di 1.080 tamponi: è risultato positivo lo 0,7% dei campioni. Ieri i positivi erano stati 4 su 499 tamponi analizzati (0,8%). In costante aumento il numero dei guariti o dimessi, che sono 1.197 (+65). Nel numero dei casi positivi ci sono anche 370 pazienti deceduti (+4): oltre al giovane di Roccamorice, non ce l'hanno fatta un 75enne, una 84enne e una 80enne, tutti di Pescara, l'area più colpita.
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