Cinquanta i migranti che verranno trasferiti in provincia di Pescara da Lampedusa: in arrivo nelle prossime ore, saranno ospitati in una struttura a Moscufo, dove dovranno restare in quarantena 14 giorni.
Il gruppo - la metà dei quali sono minori - è composto prevalentemente da nuclei familiari. I migranti sono già stato sottoposti, con esito negativo, a test sierologico per il Covid-19. Una volta in Abruzzo verranno sottoposti a tampone. Il punto della situazione è stato fatto nel corso della riunione tecnica di coordinamento in Prefettura, presieduta dal prefetto Giancarlo Di Vincenzo, alla presenza del questore, dei comandanti di carabinieri e Finanza, del sindaco di Moscufo, Claudio De Collibus, del responsabile del dipartimento di Protezione civile della Regione Abruzzo e di un referente della Asl.
"Nella massima trasparenza, l'obiettivo prioritario che dobbiamo perseguire - ha sottolineato il prefetto - è la sicurezza, anche sanitaria, degli abitanti di Moscufo, dei pescaresi e degli immigrati stessi. La concentrazione in un'unica località ci consente di realizzare un posto di vigilanza fissa per impedire ogni contatto con la popolazione nella fase di isolamento fiduciario e di sorveglianza sanitaria. Una parcellizzazione degli arrivi in più strutture non avrebbe consentito di realizzare una vigilanza così strutturata".
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