Sono 1.489, attualmente, i casi di coronavirus in Abruzzo, con una diminuzione di 59 unità rispetto a ieri. Dall’inizio dell’emergenza sono stati complessivamente 3.127.
Rispetto a ieri si registra un aumento di 12 contagiati su un totale di 1.130 tamponi analizzati (1 per cento di positivi sul totale). Nella giornata di ieri, 12 maggio, i positivi erano stati 8 su un totale di 1.080 tamponi analizzati (0.7 per cento).
214 pazienti (-8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (25 in provincia dell’Aquila, 82 in provincia di Chieti, 87 in provincia di Pescara e 20 in provincia di Teramo), 7 (- 1 rispetto a ieri) in terapia intensiva (1 in provincia dell’Aquila, 0 in provincia di Chieti, 4 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Teramo), mentre gli altri 1.268 (-50 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (33 in provincia dell’Aquila, 464 in provincia di Chieti, 664 in provincia di Pescara e 107 in provincia di Teramo).
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 375 pazienti morti, +5 rispetto a ieri. I nuovi decessi riguardano un 81enne e un 86enne di Pescara, una 87enne di Montesilvano, un 90enne di Teramo e una 85enne di Castiglione Messer Raimondo. Sono 1.263 i dimessi/guariti (+66 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza covid 19, sono stati eseguiti complessivamente 51.361 test, di cui 45.356 sono risultati negativi.
Del totale dei casi positivi, 244 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 778 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1.460 alla Asl di Pescara e 645 alla Asl di Teramo. I 12 casi di oggi si riferiscono 0 alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 1 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 11 alla Asl di Pescara e 0 alla Asl di Teramo.
Intanto i 5Stelle chiedono all'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, che vengano effettuati più test. "Negli ultimi giorni - scrive in una nota il vice presidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari - addirittura non si sono superati i 500 test quotidiani. Un numero assolutamente insufficiente per la mappatura del contagio. Ad aprile eravamo arrivati ad un numero importante di circa 2mila tamponi eseguiti in un giorno, oggi, nonostante sia aumentato il numero di laboratori autorizzato a seguire le analisi, perché registriamo questo calo? E’ un errore che non possiamo permetterci".
"Siamo in un momento delicatissimo - prosegue -: con le riaperture e la diminuzione delle restrizioni per la cittadinanza ora più che mai il monitoraggio merita particolare attenzione. Non abbassiamo la guardia".
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