Coronavirus. Contagi in aumento all'ospedale di Ortona

"Continuano ad aumentare i casi di Covid-19 all'interno dell'ospedale di Ortona. Nelle ultime ore sono arrivati i risultati di altri tamponi, ed è salito a 16 il numero del personale sanitario positivo, a cui si aggiungono altri 16 pazienti".

Un totale di 32 degenti che fanno della struttura, di fatto, un focolaio "per il quale la direzione della Asl Lanciano Vasto Chieti deve prendere provvedimenti seri e definitivi che, fino a questo momento, non si sono visti".

Ad affermarlo è il vice presidente della Commissione Sanità della Regione, Francesco Taglieri, dei 5Stelle. “La struttura – spiega – era catalogata come priva di pazienti Covid, sprovvista per questo sia di percorsi dedicati che di dispositivi di protezione individuali adeguati per permettere a medici e infemieri di affrontare una possibile emergenza. Le prime problematiche sono sorte quando, il 19 marzo scorso, sono stati qui trasferiti pazienti dall'ospedale di Chieti senza che a questi venissero fatti i tamponi per accertarsi delle loro condizioni. Tuttavia, il 30 marzo, è stato riscontrato un caso di polmonite interstiziale. Da questa diagnosi, sono partiti i primi controlli che hanno evidenziato la positività, in un primo momento, di ben 16 pazienti e 6 operatori sanitari. A seguito di un secondo controllo, effettuato in data 7 aprile, i contagiati tra gli operatori sanitari sono saliti a 16".

“Questi dati certificano come i protocolli predisposti dalla Asl non abbiano funzionato, finendo per creare una commistione tra strutture Covid e no Covid che, invece di bloccare, ha allargato le occasioni di infezione. Adesso, - aggiunge Taglieri - mi chiedo che senso abbia la chiusura della sola Medicina. I numeri testimoniano come il virus si sia allargato potenzialmente in ogni reparto del presidio che, per la sicurezza sia del personale che dei pazienti, dovrebbe essere chiuso per consentire una sanificazione totale, con screening di monitoraggio di tutto il personale. Non c'è altro tempo da perdere, la situazione si è già fin troppo aggravata".

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