Dà un ceffone all'arbitro donna e viene condannato a due anni e mezzo di squalifica. E' accaduto nel campionato di C2 di calcio a 5. La vittima è Giulia Antoniani, giovane fischietto di Pescara, aggredita dal presidente del Casoli Calcio, nel corso della gara Casoli-Futsal Lanciano. Il direttore di gara ha fatto poi ricorso alle cure dell'ospedale dove è stata medicata e refertata con una prognosi di cinque giorni. Sull'episodio sono arrivate le decisioni del giudice sportivo: squalifica e perdita a tavolino della gara, che era stata sospesa dopo l'aggressione. La pena è stata inflitta "per aver messo le mani al collo dell'arbitro, colpendolo con uno schiaffo che gli toglieva il fischietto dalla bocca".
Il presidente della Figc Abruzzo-Lnd Daniele Ortolano: "La nostra Federazione - dice - è impegnata da tempo a combattere episodi come quello accaduto a Casoli (Ch). Appena saputo quello che era successo abbiamo subito raggiunto la ragazza a cui, ovviamente, manifestiamo vicinanza e solidarietà. In un anno disputiamo in Abruzzo circa 30mila gare e lo scorso anno sono stati 5 gli episodi che hanno portato a squalifiche di almeno un anno e mezzo".
L'arbitro Giulia Antoniani appartiene alla sezione Aia di Pescara, di cui è presidente Francesco Di Censo che non nasconde il disappunto: "Sono episodi gravissimi che purtroppo mettono in difficoltà un sistema che vorrebbe consentire ai ragazzi giovani di fare sport e questi episodi ci creano problemi perché spaventano chi si vuole avvicinare a questa disciplina. Parliamo di un episodio grave è accaduto primo alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne. Dispiace davvero perché è un arbitro molto bravo". Giulia Antoniani, nell'Aia da diversi anni, oltre ad arbitrare nel calcio a 5, ha diretto molte gare di calcio a 11, arrivando fino alla Seconda categoria.
30 novembre 2018
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