Villetta Barrea, paese in festa. Confetti e corteo per la sposa:  c'è il rito della 'Dodda'
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Tornare indietro nel tempo e ammirare le giornate dell’amore di una giovane alle prese con il suo prossimo matrimonio...  Bisogna andare nel cuore del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, a Villetta Barrea (Aq).

Il 31 agosto, dalle 18, c’è il rito popolare della “Dodda”: è un rito intriso di fascino, attesa e stupore, scene d'altri tempi. È la sfilata che racconta un mondo che non c'è più, quell’Abruzzo arcaico che torna in auge quando una comunità non lascia nel dimenticatoio secoli di vita vissuta: è la rievocazione delle donne del paese che trasportavano il corredo della sposa nella nuova casa da coniugata.

La “Dodda” spicca per la presenza tipicamente femminile (gli uomini sono ai margini dell’evento…): protagoniste del corteo nunziale le donne del borgo, ieri come oggi. C’è la madrina di battesimo della sposa con le parenti più strette, in testa i materassi di lana. E poi a seguire altre parenti, con cuscini coperte, cassetti del comò contenenti lenzuola; le amiche con cesti traboccanti di camicie da notte, tovaglie, asciugamani. E ancora le ‘tine’ di rame, utili ad andare a prendere l’acqua alla fonte, a chiudere il corteo. 

Per l'occasione da porte e finestre, facendo ala lungo la strada, i paesani lanciano riso, monete e confetti e, le cosiddette "grasce" in segno di buon augurio e prosperità. Altri tempi, vita piena di sacrifici e speranze. 
Storicamente ad accogliere il corteo nella casa dello sposo, era la suocera, che nella rievocazione depone un regalo di buon augurio per la nuova coppia.

La partenza è prevista alle 18, in piazza Castello mentre l’arrivo come sempre ci sarà nel centro del paese, in piazza Fratelli Virgilio. A seguire poi c’è la serata di festa nella quale sarà protagonista la “Compagnia della Pescara”, e il suo ricchissimo repertorio di balli e canti della tradizione.  

E' un momento dalla grande suggestione, che ha potuto tornare in voga grazie anche agli studi storici e antropologici, che hanno consentito poi di riprodurre fedelmente, nelle forme e nei materiali, gli abiti d’epoca indossati dalle figuranti, e i corredi, assieme al recupero di oggetti originali che compongono la dote. Il corteo, per molte famiglie, soprattutto quelle benestanti, era un’occasione per mostrare le proprie ricchezze materiali e sottolineare il proprio status sociale. La “dodda” era il tempo nella quale le famiglie degli sposi, stipulavano in forma scritta i "capitoli matrimoniali", concordavano la dote e il corredo. 

La rievocazione è organizzata dall'associazione culturale “Pietramara”, che con arguzia e attenzione ai racconti degli anziani ha riportato in auge un evento che in passato segnava la vita del paese (e di gran parte dell’intera regione). 
L'ultima “Dodda” si è svolta a Villetta Barrea ad inizio anni '70 e tra gli anziani del paese è un ricordo ancora vivo.  La prima rievocazione, invece, si è svolta nel 2005, e da allora richiama ogni anno turisti da ogni parte d'Italia, e tanti emigranti sparsi per lo Stivale e il mondo. 

Alessandro Di Matteo

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