Fossacesia. Tracce dei templari nell'abbazia di San Giovanni in Venere
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L’abbazia di San Giovanni in Venere, a Fossacesia (Ch), come altri antichi monasteri medievali sparsi per l’Italia, cela nelle sue possenti mura simboli e segreti lasciati dal passaggio delle diverse congregazioni religiose succedutesi nei secoli.

Tra  questi emblemi si individuano anche quelli dell’Ordine dei cavalieri templari. Per un certo periodo storico, infatti, l'abbazia fu chiesa templare. Per osservare i simboli del famoso ordine cavalleresco esistenti iniziamo il percorso dalla cripta. In questo luogo magico, nelle voltine dell’abside centrale e al di sopra dell’affresco, si possono notare nove effigi simili a stelle a otto punte, ma che stelle in realtà non sono. Si tratta infatti del cosiddetto "fiore della vita" che, per la tradizione giudaico-cristiana, rappresenta la struttura interna del Creato e il suo completamento.

Questi simboli, forse volutamente nascosti sotto uno strato di pittura da qualche monaco nei secoli passati, sono stati scoperti casualmente nel 2008, nel corso del restauro degli antichi affreschi. Altri sei curiosi emblemi templari, di forma circolare, si possono osservare anche all’esterno e più precisamente incastonati nelle pareti curve di due delle tre absidi del complesso. In particolare sulle pareti absidali solo uno dei simboli ha la tipica forma di stella a sei punte. Più in alto, allineati al di sotto delle falde inclinate della copertura, antichi emblemi scolpiti in piccoli blocchi di pietra.

Nel chiostro, luogo incantevole, è invece possibile ammirare, meglio se con l’ausilio di un binocolo, i diversi e curiosissimi simboli scolpiti su pezzi di pietra e allineati, a mo' di decorazione, al di sotto del canale di gronda del tetto. La maggior parte è a forma, di nuovo, di "fiore della vita", già utilizzato da matematici, filosofi e teologi dell’antichità e che continuò ad essere adottato durante il Medioevo e il Rinascimento da architetti e scalpellini, cavalieri e monaci di vari ordini tra i quali, appunto, quello dei templari.

Infatti la geometria liturgica era usata nelle costruzioni di edifici religiosi come chiese, templi, moschee e monumenti in generale, ma anche per adornare altari, tabernacoli e spazi sacri. Simboli ecclesiali attribuiti a certe forme, o proporzioni geometriche, che nel mondo antico vennero presto correlati ai numeri con un preciso significato allegorico. 20 mar. 2022

 Vito Sbrocchi

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