Il paesaggio impervio, con le maestose gole di roccia, e poi la magia che si apre addentrandosi nei cunicoli del cuore della Majella.
Sono tornate visitabili le Grotte del Cavallone, note anche, a memoria dannunziana, come Grotta della figlia di Iorio, chiuse dal 2018 a causa degli interventi di revisione, manutenzione generale e ammodernamento della funivia di accesso Colle Rotondo - Cavallone. Esse si trovano nella Valle di Taranta, all'interno del Parco nazionale della Majella, nel territorio dei comuni di Taranta Peligna e Lama dei Peligni (Chieti).
Un suggestivo percorso carsico millenario, con ingresso a quota 1.475 metri e 1.360 metri fruibili, tra saliscendi di pura suggestione e scenari di stalattiti e stalagmiti.
Il taglio del nastro questa mattina. "Una festa per il territorio. Abbiamo affrontato ogni scoglio con responsabilità e soprattutto con una forte unione, credendoci fino all'ultimo", commenta il sindaco di Lama, Tiziana Di Renzo.
Gli interventi sull’impianto, che è di proprietà del Comune di Taranta, sono stati finanziati, per circa un milione, dalla Regione Abruzzo e realizzati in stretta collaborazione con l’Ente Parco Majella. Sono stati ultimati il 10 dicembre 2019, poi il lockdown e la pandemia da Covid-19 hanno inevitabilmente allungato i tempi della riattivazione. "L'altro ieri - spiega il sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis - una volta che tutti gli enti hanno concluso la verifica dei requisiti di sicurezza e regolarità, è stato rilasciato il provvedimento di autorizzazione temporanea al pubblico esercizio per il solo periodo estivo e fino al 30 settembre". Ottenute tutte le necessarie certificazioni.
Dal Parco rendono noto che sono state apportate "migliorie dal punto vista della tutela ambientale, quali il rifacimento della linea elettrica di alimentazione mediante la sostituzione dei tre cavi elettrici in rame nudo con un unico cavo precordato isolato che eliminerà il rischio di elettrocuzione per gli uccelli; la sistemazione degli scarichi dei servizi igienici della stazione di monte e di valle con il collegamento alla conduttura fognaria; la regolamentazione all’accesso della strada di servizio dell’impianto riservato alle eventuali operazioni di emergenza e/o soccorso; rinuncia alla collocazione di illuminazione artificiale notturna all’interno della Valle di Taranta".
Le opere sulla funivia sono state eseguite "in relazione alle necessità di salvaguardia delle specie nel periodo di riproduzione, in particolare per l’aquila reale e l’orso bruno marsicano".
"Un percorso condiviso tra Parco e amministrazioni comunali che rappresenta a tutti gli effetti una buona pratica che ha tenuto conto sia delle necessità di tutela di un contesto naturalistico straordinario e sia delle scelte tecniche", dichiara il presidente del Parco, Lucio Zazzara, che rammenta che "le Grotte del Cavallone sono uno dei 95 geositi riconosciuti dall’Unesco nell’ambito del titolo di Geoparco mondiale conferito al Parco della Majella nel 2021".
A ciò va aggiunto che le Grotte sono state inserite nel progetto internazionale Adriaticaves, finalizzato da un lato a promuovere la fruizione sostenibile del patrimonio speleologico, dall'altro ad incrementare l'efficacia della conservazione del loro habitat.
Il primo cittadino di Taranta Peligna, Giovanni Paolo Rosato, dice: "Abbiamo restituito all'Abruzzo un diamante, dopo un lungo percorso del quale siamo solo all'inizio. La prossima sfida è garantire lavoro, turismo e sostenibilità. Continueremo ad amministrare affinché le Grotte restino il fiore all'occhiello della regione".
Il capogruppo regionale di M5S, Francesco Taglieri, afferma: "Orgoglioso di un emendamento che ha destinato 140mila euro alla messa in sicurezza del sito, indispensabile alla riapertura". E Antonio Tavani, coordinatore provinciale FdI e sindaco di Fara San Martino: "Dopo anni torna disponibile una risorsa turistica e ambientale formidabile". 06 ago. 2022
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